Il bonus amianto è un incentivo volto a inserire impianti fotovoltaici con moduli installati in sostituzione di coperture in eternit o amianto

Grazie al suo inserimento nell’ultima bozza di decreto interministeriale Fer (ministero dello Sviluppo economico e ministero dell’ambiente), il cosiddetto bonus amianto è ora una realtà.

Ma cos’è e come funziona? Vediamolo insieme.

Innanzitutto, è bene precisare che il bonus amianto è un incentivo per coloro i quali decidono di sostituire la copertura in amianto di casa con un impianto fotovoltaico.

Il bonus ha dunque l’obiettivo di incentivare eolico, fotovoltaico e rinnovabili. In questo modo, si potrà massimizzare la quantità di energia rinnovabile prodotta.

Secondo la bozza il nuovo incentivo del bonus amianto riguarderebbe impianti superiori a 20 kW di potenza e inferiori a 1MW.

Il nuovo impianto fotovoltaico dovrà essere sistemato “in sostituzione di coperture di edifici su cui è operata la completa rimozione dell’eternit o dell’amianto”.

In ogni caso, la superficie dei pannelli non potrà superare quella della copertura rimossa.

Nel frattempo, sul bonus amianto è giunto il via libera, per ora informale, del ministero dell’Ambiente al testo.

Insomma, mancherebbe solo la firma per partire, grazie ad un fondo di 250 mln di euro. Nell’accesso a questi incentivi, se le richieste saranno superiori alla potenza messa a gara, avranno priorità di accesso impianti realizzati nel seguente ordine. In primis scuole, poi ospedali, altri edifici pubblici e altri edifici aperti al pubblico.

Ma come funziona il bonus amianto?

Ebbene, sono previsti tre gruppi:

  • fotovoltaico ed eolico;
  • impianti idroelettrici, geotermoelettrici;
  • impianti a gas residuati dei processi di depurazione, alimentati da gas di discarica e impianti eolici, idroelettrici e geotermoelettrici oggetto di rifacimento totale o parziale.

Gli incentivi del bonus amianto, dunque, potranno essere utilizzati per impianti di nuova costruzione inferiori ad 1 MW. Ancora, per impianti oggetto di potenziamento, purché questo sia inferiore ad 1 MW. Infine, per impianti oggetto di rifacimento di potenza inferiore ad 1 MW.

Come accedere agli incentivi

È prevista l’apertura di 7 bandi relativi alle procedure di asta e registro emanati dal gestore servizi energetici, a partire dal 30 novembre 2018.

Per poter partecipare alle aste ai registri, si dovrà trattare di impianti fotovoltaici di nuova costruzione.

Inoltre, occorrerà rispettare le disposizioni circa il divieto di accesso agli incentivi statali per impianti ubicati in area agricola.

Infine, sarà necessario possedere il titolo abilitativo alla costruzione e all’esercizio e il preventivo di connessione accettato in definitiva.

 

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