Nominati i periti che dovranno verificare la sussistenza di un nesso di causa tra il trattamento a base di botulino e il decesso del paziente

E’ stato avviato l’incidente probatorio in relazione al decesso di un 71enne spezzino morto nel dicembre del 2015 dopo una terapia a base di botulino. L’uomo, affetto da morbo di Parkinson, aveva deciso di sottoporsi a tale trattamento a Parma per far fronte agli effetti della malattia sulla sua postura. In particolare, come spiega la Nazione, l’obiettivo era quello di ‘elevare’ il mento dallo schiacciamento sul collo per superare i problemi di deglutizione.
Le iniezioni, tuttavia, avevano innescato della complicazioni respiratorie rendendo necessaria una tracheotomia. In seguito, era sopraggiunta una polmonite letale.
I familiari avevano deciso di sporgere denuncia. I magistrati avevano quindi aperto un fascicolo sul caso iscrivendo sul registro degli indagati i nomi di due medici. Si tratta, nello specifico, dello specialista che effettuò la prescrizione del botulino in vista del ricovero all’ospedale di Parma e del camice bianco emiliano che effettuò materialmente l’intervento.

Secondo i parenti della vittima, il loro congiunto non sarebbe stato adeguatamente informato delle potenziali conseguenze nefaste che poteva avere il botulino in presenza del morbo di Parkison.

Agli atti risulterebbe che l’uomo prestò il cosiddetto consenso informato alla terapia, ma nel documento, secondo l’accusa, era rappresentata solamente la possibilità di effetti negativi di tipo transitorio, pienamente reversibili.
Il giudice nelle scorse ore ha nominato due periti per accertare la reale causa della morte del 71enne. Gli esperti dovranno accertare se la vittima fosse effettivamente affetta da Parkinson con disfagia ed anterocollis. Inoltre, sono chiamati a verificare la sussistenza di un nesso causale fra la somministrazione del botulino e il decesso. Così come dovranno valutare eventuali condotte negligenti, imprudenti o imperite da parte degli indagati nella scelta della terapia, con specifico riferimento alle particolari condizioni patologiche del paziente.
 
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