Il vertice della Federazione interviene sulle affermazioni del Ministro Grillo in merito alla necessità di rivedere il rapporto medico paziente

“Il ministro Grillo ha perfettamente ragione: il rapporto medico paziente va rivisto. Va rivisto perché è cambiata la società, sono mutate le esigenze dei cittadini, è cresciuta la consapevolezza sui loro diritti”. Per il vertice della Federazione dei medici, oggi è diverso il modo stesso di attuare la medicina. “Le nuove tecnologie, l’intelligenza artificiale, i progressi straordinari della ricerca – sottolinea – hanno spalancato nuovi scenari inimmaginabili solo pochi anni fa, modificando le aspettative di medici e pazienti e la relazione di cura”.
Le affermazioni di Anelli rappresentano una risposta ideale al Ministro della Salute. La titolare del dicastero di Lungotevere Ripa, intervistata venerdì scorso ad Agorà, aveva invitato i medici a rivedere il loro rapporto con i cittadini, sulla base  di ‘testimonianze negative da parte della gente’. Grillo aveva anche sottolineato che il rapporto di alleanza si sarebbe interrotto anche  in virtù di situazioni “esasperate mediaticamente”.
“Di fatto la Politica – evidenzia Anelli –, nel limitare il medico, ha voluto e continua a volere un’assistenza dettata piuttosto dagli algoritmi che dall’Alleanza terapeutica. La Relazione di cura, infatti, nel rispettare l’autonomia del medico, tiene conto dell’autodeterminazione del paziente. È un rapporto che non può che fondarsi sulla fiducia reciproca, nella piena tutela dei rispettivi diritti”.
“La Politica si prenda le sue responsabilità – aggiunge ancora -. Gli sprechi, le strutture fatiscenti, le condizioni di lavoro impossibili in cui operano le guardie mediche e i colleghi dell’emergenza-urgenza dovrebbero essere l’ambito del loro impegno, sempre ricordando che le criticità del rapporto umano nascono anche da pazienti esasperati e in balia di comportamenti violenti, che purtroppo attraversano tutta la società, complice anche uno sdoganamento di atteggiamenti aggressivi e rancorosi”.
“La Politica faccia dunque un passo indietro – conclude il presidente FNOMCeO – ed eviti di anteporre le sue esigenze ai reali diritti dei cittadini. Rispetti la Scienza, le sue evidenze: la libertà della Scienza e l’autonomia della Professione sono le prime e le migliori garanzie per tutelare la salute delle persone e della collettività”.
 
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