Per il segretario generale FNOMCeO  la carenza di specialisti è frutto di una miope e scellerata programmazione; la politica deve pensare al medico non più come a un costo ma come a una risorsa

“La tempesta è preannunciata dal forte vento. E con la stessa forza noi come FNOMCeO e come Sindacati Medici abbiamo preannunciato da più di dieci anni la carenza di specialisti, frutto di una miope e scellerata programmazione”. Così Roberto Monaco, Segretario generale della Federazione dei medici,  a margine del convegno nazionale “La tempesta perfetta del SSN: regionalismo differenziato, privatizzazione, carenza di medici e dirigenti sanitari”, organizzato dall’Anaao Assomed  e svoltosi nei giorni scorsi a Roma.
“Nonostante la carenza di personale, il blocco del turnover, i turni sempre più pesanti, non solo per l’aumento del carico e del tempo di lavoro ma anche per l’incremento dell’età media dei professionisti; nonostante il contratto, incredibilmente fermo da dieci anni; nonostante, persino, le aggressioni fisiche e verbali che siamo costretti a subire, noi medici – ha proseguito Monaco -continuiamo a tutelare, con il nostro impegno quotidiano, il diritto alla salute dei cittadini”
“E sempre come medici – ha aggiunto – attraverso i nostri enti e associazioni esponenziali, abbiamo fornito le soluzioni per salvare il nostro servizio sanitario nazionale. Ormai l’emergenza è in atto, dobbiamo smettere con gli altisonanti proclami declinati al futuro e parlare al presente: occorrono subito diecimila borse per specializzare i nostri medici già abilitati”.

“Non servono nuovi medici, occorrono nuovi specialisti e medici di Medicina Generale”.

“La politica deve pensare al medico non più come a un costo ma come a una risorsa per garantire il diritto alla salute individuale e collettiva, e considerare la sua formazione non come una spesa ma come un investimento per la sostenibilità del Servizio Sanitario nazionale. Non è questo il tempo di misure tampone, come quella di richiamare i pensionati messa in atto da alcune regioni. È il tempo – ha concluso Monaco – di formare nuovi specialisti, per garantire un futuro al nostro SSN”.
 
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