Cartello su farmaco antidepressivo, Ue multa cinque farmaceutiche

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Ammonta a circa 150milioni di euro l’ammenda che le società dovranno pagare per aver stretto accordi restrittivi alla concorrenza

Avrebbero stretto accordi anticoncorrenziali per ritardare l’immissione in commercio di versioni generiche dell’antidepressivo citalopram. Sulla base di questa motivazioni le aziende farmaceutiche Lundbeck, Generics (Uk), Alpharma, Arrow e Ranbaxy saranno costrette a pagare multe per un valore pari a circa 150 milioni di euro.

Il farmaco in questione è stato sviluppato e brevettato alla fine degli anni ’70 dalla Lundbeck. Alla scadenza del brevetto di base sulla molecola, l’azienda possedeva ormai soltanto un determinato numero di brevetti che le conferivano una tutela più limitata con la possibilità dunque per altri produttori di versioni generiche, meno care, di valutare la possibilità di ingresso nel mercato.

“Nel 2002 – secondo l’accusa del Tribunale UE – la Lundbeck ha concluso 6 accordi riguardanti il citalopram con 4 imprese attive nella produzione o nella vendita di farmaci generici, ossia la Generics (Uk), l’Alpharma, l’Arrow e la Ranbaxy. In cambio dell’impegno delle imprese di farmaci generici di non entrare nel mercato del citalopram, la Lundbeck ha accordato loro pagamenti ingenti e altri incentivi. In particolare, ha versato somme forfettarie considerevoli, comprato scorte di prodotti generici con il solo scopo di distruggerle e offerto vantaggi garantiti nell’ambito di un accordo di distribuzione. Tali accordi le hanno dato la certezza che le imprese di farmaci generici sarebbero rimaste fuori dal mercato durante il periodo di vigenza degli accordi”.

Informata a ottobre 2003 dell’esistenza di tali accordi dalla Konkurrence-og Forbrugerstyrelesen (Kfst, l’autorità danese per la concorrenza e la tutela dei consumatori, la Commissione Europea ha avviato un’indagine al termine quale ha ritenuto, con decisione del 19 giugno 2013, che la Lundbeck e le imprese di farmaci generici fossero concorrenti almeno potenziali e che gli accordi controversi costituissero restrizioni alla concorrenza per oggetto, dato che le somme versate dalla Lundbeck per impedire a tali produttori di entrare nel mercato del citalopram corrispondevano all’incirca ai profitti che essi avrebbero potuto realizzare se fossero entrati nel mercato con successo.

La Commissione ha quindi inflitto un’ammenda complessiva dell’importo di 93,7 milioni di euro alla Lundbeck e di 52,2 milioni di euro ai produttori di farmaci generici. Contro tale decisione le farmaceutiche hanno adito il Tribunale UE per ottenerne l’annullamento ma le sentenze delle scorse ore hanno confermato le multe inflitte.

Il Tribunale ha infatti ritenuto, al pari della Commissione, che la Lundbeck e le imprese di farmaci generici interessate fossero effettivamente concorrenti potenziali al momento della conclusione degli accordi. Inoltre la Commissione ha correttamente concluso che gli accordi costituivano una restrizione alla concorrenza. In particolare, a tal proposito, il Tribunale ha ritenuto che la Lundbeck non abbia dimostrato che le restrizioni concordate in base agli accordi controversi fossero oggettivamente necessarie per tutelare i suoi diritti di proprietà intellettuale. Le aziende condannate ora, , entro due mesi a decorrere dalla data della notifica della decisione del Tribunale, possono impugnare le sentenze dinanzi alla Corte limitatamente alle questioni di diritto.

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