Non sono previste sanzioni, anche in caso di mancata dichiarazione  di cessazione attività da parte del contribuente

Per le partita IVA appartenenti a professionisti, o a coloro che esercitino attività imprenditoriali e artistiche, è prevista la chiusura d’ufficio nel caso in cui l’Agenzia delle Entrata accerti che i titolari non abbiano svolto alcuna attività nel corso degli ultimi tre anni. Lo prevede la legge n. 225/2016 nell’ottica di semplificazione delle procedure. La norma è entrata in vigore lo scorso 3 dicembre e la sua effettiva attuazione è subordinata all’emissione da parte del Presidente dell’Agenzia delle Entrate di un provvedimento in cui ne vengano definiti  criteri e modalità di applicazione.

La precedente normativa prevedeva un procedimento più complesso; in base al decreto legge n. 98/2011 la chiusura della posizione IVA doveva obbligatoriamente essere preceduta da una fase di contraddittorio tra l’interessato e l’Agenzia delle Entrate, necessaria per accertare se la partita Iva fosse effettivamente inattiva. Nello specifico il professionista aveva l’obbligo di rendere la dichiarazione di cessazione dell’attività; nel caso in cui l’Agenzia delle Entrate verificava la mancata presentazione della dichiarazione era previsto l’invio al contribuente di una comunicazione di cessazione della posizione IVA.

Con tale sistema il titolare della partita IVA aveva la possibilità di difendersi nel contraddittorio col fisco o fornendo chiarimenti a sostegno dell’attività della partita IVA, oppure evidenziando eventuali errori compiuti dall’Agenzia stessa. Qualora risultava verificata un’omessa cessazione dell’attività senza validi motivi, il contribuente era soggetto al pagamento di un’ammenda compresa tra 500 e 2mila euro e se la sanzione veniva pagata nel giro di 30 giorni l’Agenzia delle Entrate non procedeva con l’iscrizione al ruolo.

Con il nuovo ‘pacchetto semplificazioni’, invece, viene eliminata la multa in caso di omessa dichiarazione anche se permane, a garanzia del contribuente, la previa comunicazione di chiusura della partita IVA da parte dell’Agenzia delle Entrate al fine di poterne eventualmente contestare le ragioni.

 

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