La Cassazione è tornata a pronunciarsi in tema di circonvenzione di incapace. Il caso riguardava una donna imputata per aver indotto un’anziana a compiere atti pregiudizievoli per sé, tra cui la consegna della carta bancomat poi usata per spese incongrue. I giudici hanno ribadito che la valutazione della condizione psichica della vittima deve basarsi sulle effettive capacità di autodeterminarsi, mentre sull’aggravante dell’ingente danno patrimoniale la decisione è stata annullata con rinvio per nuovo giudizio (Corte di Cassazione, II penale, sentenza 29 settembre 2025, n. 32246).
La vicenda
La Corte di Brescia ha confermato la responsabilità dell’imputata per il reato di circonvenzione di incapace e di indebito utilizzo della carta di credito della persona offesa e ha confermato la condanna generica al risarcimento dei danni in favore della parte civile…





