La donna avrebbe subito due interventi “riparatori” per l’insorgere di complicazioni dopo una appendicectomia eseguita in provincia di Agrigento
Ha citato in giudizio l’Azienda sanitaria locale di per vedersi riconoscere il risarcimento del danno subito per la presunta “condotta negligente, imperita e imprudente dei sanitari che l’ebbero in cura”. La donna, infatti, sarebbe stata costretta a subire due interventi “riparatori” per l’insorgere di complicazioni dopo una appendicectomia eseguita presso un presidio ospedaliero della provincia di Agrigento
Il fatto risale al giugno del 2016. In base a quanto ricostruisce Agrigento Notizie, la paziente sarebbe stata ricoverata e operata nel reparto di chirurgia generale del nosocomio in questione per una appendicite acuta. Nel novembre dello stesso anno, tuttavia, sarebbe finita nuovamente sotto ai ferri per “laparocele post incisione intasato” con applicazione di protesi. Quindi, in seguito a un aggravamento del suo quadro clinico, avrebbe dovuto affrontare un terzo intervento nell’agosto del 2017 al Policlinico di Palermo, in seguito al quale le sue condizioni sarebbero tornate a migliorare.
Da li la decisione di chiedere il ristoro del danno alla Asl, quantificato in circa 22 mila euro.
La prima udienza – riferisce ancora Agrigento notizie – è fissata per il mese di maggio. L’Azienda sanitaria, tuttavia, basandosi sull’esame della documentazione sanitaria e sulla relazione dell’unità operativa di Chirurgia generale dell’ospedale, avrebbe deciso di costituirsi in giudizio in quanto non ravvisando profili di responsabilità a carico dei sanitari che hanno prestato le cure alla paziente.
A tal fine, il Commissario straordinario dell’Asp avrebbe autorizzato il conferimento dell’incarico professionale ad un avvocato esterno, per difendere e rappresentare l’Ente. Subito dopo la nomina l’Asp si costituirà in giudizio per difendersi dalle accuse dell’attrice e presentare le proprie argomentazioni davanti ai giudici affinché le pretese risaritorie della donna vengano rigettate.
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