I lavoratori dipendenti pubblici possono verificare la propria copertura previdenziale attraverso il sito istituzionale dell’Inps accedendo all’estratto conto personale e verificandone la correttezza

Dal 1° gennaio 2019 i pubblici dipendenti potranno continuare a sistemare la loro posizione contributiva senza incorrere in alcuna conseguenza prescrittiva sul diritto al riconoscimento alla copertura previdenziale dei periodi di lavoro presso la pubblica amministrazione.

Lo precisa in una nota l’INPS ricordando come le novità introdotte dalla circolare dell’Istituto n.169/2017 riguardino invece le amministrazioni pubbliche che verranno assoggettate alla stessa disciplina prevista per il lavoro privato in materia di prescrizione quinquennale dell’omesso pagamento dei contributi previdenziali.

Dal 2019 il datore di lavoro pubblico non potrà più regolarizzare i versamenti dei contributi mancanti e prescritti secondo la prassi in uso nell’ex INPDAP. Dovrà invece sostenere un onere parametrato a quello corrispondente alla rendita vitalizia in vigore nelle gestioni private dell’INPS.

Unica eccezione è quella relativa gli insegnanti delle scuole primarie paritarie, gli insegnanti degli asili eretti in enti morali e delle scuole dell’infanzia comunali.

Questi lavoratori sono iscritti alla Cassa Pensioni Insegnanti (CPI), e nell’ipotesi di prescrizione dei contributi, il datore di lavoro può sostenere l’onere della rendita vitalizia. Nel caso in cui non vi provveda, sarà il lavoratore che dovrà pagare direttamente l’onere per vedersi valorizzato il periodo sulla posizione assicurativa.

L’Inps ricorda poi che i lavoratori dipendenti pubblici che vogliano comunque verificare la propria situazione contributiva, lo possono fare dal sito istituzionale. Tramite PIN è possibile accedere all’estratto conto personale e verificarne la correttezza. In caso riscontrassero lacune e/o incongruenze è possibile richiedere la variazione della posizione assicurativa (RVPA). Per tale istanza non è previsto alcun termine perentorio.

 

Leggi anche:

RIESAME APE SOCIAL E PRECOCI: LE PRECISAZIONI DELL’INPS

- Annuncio pubblicitario -

LASCIA UN COMMENTO O RACCONTACI LA TUA STORIA

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui