La scarpa da corsa offre al piede la protezione che merita su qualsiasi terreno, quindi è indicata anche per la corsa sulla spiaggia

Finalmente si torna al mare e dopo il lungo periodo della quarantena; complice il caldo, molti iniziano a fare qualche corsetta ricreativa. Oggi non mi rivolgo ai runner professionisti o super allenati, ma vorrei dare qualche consiglio a chi, avvertendo ancora addosso la smania accumulata nel lockdown, voglia cimentarsi nella corsa sulla spiaggia.

La battigia ha davvero un fascino irresistibile, vuoi perché al mattino presto è ben ventilata ed estremamente libera dalla calca delle ore di punta, vuoi perché nel nostro immaginario cinematografico la corsa sulla spiaggia è un must davvero ricorrente. Insomma è dura trattenersi dalla tentazione della corsetta sulla spiaggia nelle fresche ore mattutine.

Dunque oggi non ti ordinerò di reprimere questo desiderio, ma cercherò di consigliarti qualche accorgimento tecnico per fare in modo che la tua corsa sulla spiaggia sia ricordata come una bella esperienza e non si trasformi in lavoro per medici o fisioterapisti!

Primo consiglio è quello di correre con le scarpe da running, anche se la sabbia può dar fastidio finendo tra scarpe, calze e pelle. Ti dico questo perché la tua scarpa da corsa offre al tuo piede la protezione che merita su qualsiasi terreno, compresa la sabbia.

Il secondo consiglio è di correre sulla battigia. Immagino che tu non voglia rovinare le scarpe bagnandole con l’acqua del mare, ma è molto importante che la superficie di corsa sia abbastanza rigida e non sprofondi sotto di te ad ogni passo. Questo accorgimento evita un sovraccarico funzionale a caviglia, ginocchia, anca e schiena.

Terzo consiglio è di correre durante le ore più fresche della giornata, vale a dire mattina presto o tardo pomeriggio. Questo per due motivi: il primo è evitare che tu sia colpito dal tanto insidioso e famigerato  “colpo di calore” o insolazione, il secondo è evitare la spiaggia affollata di bimbi, racchettoni, palloni, bocce e passeggiatori!

Il quarto consiglio è un accorgimento puramente tecnico: prima di iniziare progetta un percorso che vada in un senso e poi nel senso opposto; se corri sulla battigia infatti il terreno è leggermente inclinato verso il lato del mare, quindi solleciti entrambe le caviglie in una sola direzione di traslazione; per evitare il sovraccarico e riportare l’equilibrio funzionale corri poi in senso inverso per garantirti un percorso identico al precedente come lunghezza ma di inversa inclinazione.

Nel quinto consiglio ti raccomando di non eccedere nella lunghezza del tragitto. Ad un neofita è sufficiente correre anche solo per un paio di chilometri. Inoltre devi pensare che correre sulla sabbia non è come correre su una superficie rigida, infatti ogni passo vale doppio ed ogni chilometro anche.

Sesto ed ultimo consiglio, dopo la corsa… stretching e tuffo in mare!

Non mi rimane che augurarti un buon allenamento!

Dr. Paolo Scannavini

pscannavini@gmail.com

Fisioterapista e Kinesiologo

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