L’indagine, denominata “Cardiopalmo”, scattata a seguito di alcune segnalazioni che le autorità hanno ricevuto da pazienti

Le indagini della Guardia di Finanza, coordinata dalla procura di Cremona, hanno permesso di portare alla luce a Crema una truffa ai danni del servizio sanitario nazionale che andrebbe avanti dal 2007.

Secondo quanto emerso, un noto cardiologo del posto avrebbe visitato privatamente oltre 2500 pazienti, nonostante il regime di esclusività che lo vincola contrattualmente all’ospedale presso il quale svolge la libera professione. Regime di esclusività per il quale percepirebbe, tra l’altro, una indennità mensile aggiuntiva.

Le Fiamme Gialle avrebbero ritrovato in un locale sotto la sua abitazione adibito a studio, una serie di macchinari per esami specialistici (eco ed elettrocardiogramma) oltre che i referti dei numerosi pazienti esaminati durante visite, per le quali, però, non è mai stato rilasciato alcun documento fiscale.

Dalle indagini sarebbe anche emerso che, per le prestazioni somministrate privatamente, il medico si sarebbe appropriato di materiali della struttura ospedaliera in cui lavorava da anni. Il cardiologo è stato sospeso temporaneamente dal servizio, in seguito a un provvedimento preso dalla direzione generale dell’Asst, informata del caso dagli inquirenti.

L’indagine, denominata “Cardiopalmo”, è scattata a seguito di alcune segnalazioni che le autorità hanno ricevuto da pazienti.

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