Nella ricerca del Virginia Tech Transportation Institute, alcol e droga in testa, seguono le distrazioni “tecnologiche”. Ma gioca un ruolo decisivo anche lo stato emotivo del guidatore

Quali sono i comportamenti più rischiosi alla guida? Lo rivela la classifica realizzata dai ricercatori del Virginia Tech Transportation Institute, che ha messo in fila tutte le attività che distraggono i guidatori.

Nella ricerca pubblicata su Proceedings of the National Academy of Sciences, così, si apprende che smartphone, telefonini, ma anche le autoradio aumentano sensibilmente il rischio di incidenti (anzi, addirittura lo raddoppiano).
Lo studio, in particolare, è partito dai dati raccolti grazie al progetto Second Strategic Highway Research Program Naturalistic Driving Study: l’esame ha riguardato le abitudini di oltre 3.500 guidatori in tutti gli Stati Uniti (con monitoraggio costante e catalogazione di circa 1.600 incidenti di diversa entità).
Bene, è emerso che quasi sempre gli incidenti sono da attribuirsi a fattori legati al conducente – si va da errori di valutazione o distrazione, alla stanchezza.

Ma a influire sulla guida ci si mette anche lo stato emotivo, che diventa a sua volta un vero e proprio fattore di rischio, anzi, se si guida quando si è emotivamente turbati, si aumenta il rischio di incidenti fino a 10 volte.

“Le nostre scoperte”, racconta Tom Dingus, primo autore del lavoro e direttore del Virginia Tech Transportation Institute, “sono importanti perché abbiamo notato che i guidatori più giovani, e in particolare gli adolescenti, tendono a distrarsi molto facilmente alla guida. La nostra analisi mostra che se non prendiamo provvedimenti per ridurre il numero di attività distraenti nelle automobili, la prossima generazione di guidatori sarà soggetta a molti più incidenti”.

Per approfondire:

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