Per l’Istituto il costo delle pratiche delle pensioni pagate in regime di cumulo gratuito deve essere sostenuto in misura proporzionale dagli Enti coinvolti nella liquidazione

Il Direttore Generale dell’Inps, Gabriella di Michele, insieme ad alcuni dirigenti dell’Istituto ha incontrato ieri una delegazione del Comitato per il cumulo gratuito. Tra questi ultimi il presidente Marco Nicoletti e il senatore Nunzia Catalfo del Movimento 5 stelle.

Nel corso dell’incontro, il Direttore Generale ha ribadito la posizione dell’Istituto. L’Inps ritiene che il costo delle pratiche delle pensioni pagate in regime di cumulo debba essere sostenuto in misura proporzionale dagli Enti coinvolti nella liquidazione.

Tale onere andrebbe versato una tantum, al momento dell’effettiva liquidazione della quota di pensione, così come richiesto dalle Casse, a differenza di quanto auspicato dall’Inps. L’Istituto avrebbe preferito dilazionarne, anche su base mensile, il pagamento.

La liquidazione delle pensioni in regime di cumulo, disciplinato nelle linee generali dalla convenzione quadro recentemente predisposta da Inps e Adepp, comporta oneri di gestione per le attività necessarie all’attivazione, alla gestione e alla manutenzione delle procedure amministrative.

L’Istituto ha stimato un costo per la gestione dei pagamenti di queste pensioni, determinato in base a una valutazione statistica delle attività necessarie alla gestione amministrativa delle stesse.

Si tratta esclusivamente di oneri diretti, che riguardano cioè le spese del personale utilizzato in attività legate alla gestione del pagamento della pensione. Tra queste, ad esempio, il cambio dell’ufficio pagatore o il cambio dell’iban, la gestione delle trattenute o di eventuali cessioni del quinto. Sono esclusi da questo calcolo tutti gli oneri relativi alla realizzazione di piattaforme informatiche e all’impiego dei sistemi informatici, che sono interamente a carico dell’Istituto.

Il Direttore Generale ha ricordato che l’Inps non ha ricevuto alcun finanziamento dal Governo per la copertura di questi costi; la norma, infatti, finanzia solo i maggiori oneri di spesa previdenziale. L’incontro si è concluso con l’impegno da parte dell’Istituto a invitare formalmente le singole casse a sottoscrivere la convenzione quadro predisposta da Inps e Adepp.

 

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