D'Ambrosio Lettieri: Stato inadempiente, non tutela i professionisti

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Rispettare gli orari di lavoro degli operatori sanitari per difendere la salute dei cittadini e la sostenibilità del servizio sanitario.
Questi i postulati alla base della conferenza stampa tenutasi mercoledì scorso al Senato dal senatore D’Ambrosio Lettieri, del gruppo Cri (Conservatori e Riformisti Italiani), per richiedere un intervento legislativo in merito. Oltre ai membri del senato, hanno partecipato alla conferenza stampa anche i rappresentanti del Cimo, il sindacato dei medici ospedalieri e del Consulcesi.

Una battaglia politica, quella del senatore, per limitare la mole di risarcimenti di diversi milioni di euro su una stima di circa 106mila dipendenti dell’SSN. L’interrogazione definita “urgente” ai ministri della Salute e dell’Economia e Finanze, è stata sottoscritta e condivisa trasversalmente dai presenti.

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“Il mancato rispetto dell’orario massimo di lavoro e delle ore di riposo giornaliero dei medici – ha spiegato mercoledì d’Ambrosio Lettieri – potrebbe determinare una riduzione dei livelli di appropriatezza, qualità ed efficienza delle prestazioni sanitarie con conseguente pregiudizio per la tutela della salute pubblica. La letteratura scientifica internazionale, infatti, ha collegato direttamente la deprivazione del riposo e gli orari prolungati di lavoro dei medici a un netto incremento degli eventi avversi e del rischio clinico per i pazienti, coinvolgendo il tema della sicurezza delle cure e quindi la tutela della salute dei cittadini che si rivolgono alle strutture ospedaliere. Turni massacranti e condizioni inadeguate di lavoro in un settore oltretutto particolarmente delicato come quello sanitario, mettono, inoltre, a repentaglio anche la stessa salute dei medici”

“L’inadempienza dello Stato – che, secondo D’Ambrosio Lettieri, nasce dopo aver recepito la direttiva comunitaria n. 88 del 2003 con il decreto legislativo n. 66/2003- ha prodotto l’apertura di una procedura di infrazione contro l’Italia da parte dell’Ue, a cui il Governo ha risposto, per evitare le conseguenti sanzioni, con una modifica legislativa che ripristina il rispetto degli orari di lavoro come da direttiva comunitaria, ma che entra in vigore solo tra un anno. Nel frattempo, i medici, privati di un loro diritto, si stanno preparando in migliaia a chiedere i dovuti risarcimenti”.

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D’Ambrioso ha chiesto con forza una procedura d’urgenza al Governo per tutelare i medici danneggiati. L’idea del senatore è quella di creare un salvadanaio medico-legale che provveda al risarcimento dei professionisti.

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