Presentato il Decreto Rilancio. Il Premier Conte: come due leggi di bilancio; per i lavoratori messi in campo 25,6 miliardi di euro

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto rilancio, i cui contenuti sono stati presentati ieri dal Premier Giuseppe Conte, che ha evidenziato la complessità del testo (oltre 250 articoli) nonché lo stanziamento di 55 miliardi, pari a due leggi di bilancio. Una cifra che servirà per dare sostegno alle imprese, alle famiglie, alla scuola, all’università, alla ricerca, al mondo della disabilità, al sistema sanitario, alle forze dell’ordine, al mondo dello sport, al turismo, al settore edilizio. 

“Ci sono in queste settimane – ha affermato – persone che sono rimaste senza lavoro, senza un reddito, commercianti che rischiano di chiudere addirittura definitivamente la loro attività, imprenditori che sono nell’assoluta incertezza, non sanno se continuare. Il vostro grido di allarme, le vostre segnalazioni, non ci sono sfuggite e questa fotografia dolorosa del paese la conosciamo ed è per questo che ci siamo impegnati al massimo facendoci carico di tutta questa sofferenza, ce l’abbiamo messa tutta per rafforzare ulteriormente il sostegno a chi ha perso il lavoro potenziando cassa integrazione, bonus per autonomi, facendo anche in modo, confidiamo, che le erogazioni arrivino ancora più speditamene di quanto è successo fino a adesso. Non ci sono sfuggiti i ritardi e stiamo cercando di rimediare con questo decreto per rendere alcuni passaggi burocratici ancora più spediti”. 

Conte ha evidenziato come nel provvedimento siano stati introdotte anche delle misure di rilancio e sostegno alle imprese per dare impulso alla crescita, accompagnare l’economia verso una pronta ripartenza con aiuti a fondo perduto, riduzione delle tasse, sconti fiscali, sgravi per affitti, per bollette elettriche che saranno ancora più leggere.

Aiuti anche le famiglie, che devono fare i conti con i problemi delle scuole chiuse e della didattica a distanza. Previsto anche un reddito di emergenza per le fasce della popolazione che in questo momento hanno bisogno di particolare protezione.

“Per i lavoratori – ha sottolineato Conte – le misure messe in campo sono veramente molto cospicue, 25,6 miliardi di euro, quindi ci sono le risorse per rifinanziare e rafforzare cassa integrazione e bonus autonomi. Questi sono definiti ammortizzatori sociali, io però mi permetto di chiamarli ammortizzatori sociali ed a un tempo economici, perché è vero che proteggono i lavoratori ma servono anche alle imprese per preservare la loro efficienza produttiva. Ora dobbiamo attivare questi aiuti economici soprattutto a coloro che non hanno ancora ricevuto nulla, e fare in modo che arrivi in maniera semplice, rapida e veloce”.

Stanziati un miliardo e 450 milioni in due anni per la scuola, al fine di programmare un rientro a settembre in sicurezza e per l’esame di maturità in presenza. C’è anche un importante segnale per la stabilizzazione del corpo docente:  “avremo 16mila nuovi insegnanti e così arriveremo a regime a 78mila nuovi insegnanti di ruolo” ha annunciato il presidente del Consiglio.

Per la sanità l’intervento è invece pari 3 miliardi e 250 milioni di euro, mentre per università e ricerca ci sono 1,4 miliardi e l’assunzione di 4000 nuovi ricercatori. L’auspicio del Premier è che tanti brillanti ricercatori all’estero possano così rientrare.

Per il turismo è stato predisposto un bonus vacanze fino al massimo di 500 euro fruibile da tutte le famiglie con Isee inferiore a 40mila euro. Inoltre c’è un fondo per il turismo da 150 milioni e un fondo per la promozione del turismo da 20 milioni.

Inoltre, tra le misure del Decreto rilancio è previsto che i ristoranti e i bar possano occupare suolo pubblico non pagando la Tosap. Infine, attenzione anche alla cultura, con un fondo da 50 milioni.

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