Secondo il medico, l’uomo – giunto presso il Presidio Territoriale d’emergenza di Giarre accusando forti dolori all’addome – avrebbe avuto un malore gastrointestinale
Si sarebbe presentato in ospedale, accompagnato dalla moglie e dal padre in preda a forti dolori all’addome. Ma il medico in servizio nel Presidio Territoriale d’emergenza dell’ospedale lo avrebbe rimandato a casa con la prescrizione di un antidolorifico scambiando per un malore gastrointestinale quello che con tutta probabilità era un infarto in corso. Il tutto – come riferito dalla moglie nella denuncia presentata ai carabinieri – senza lo svolgimento di alcun esame. E’ accaduto a Giarre, nel Catanese.
L’uomo, 44 anni, dopo poche ore avrebbe cominciato ad accusare dolori ancor più forti all’addome e al petto, finché avrebbe perso i sensi. Sul posto sarebbe intervenuta un’ambulanza non medicalizzata, ma gli operatori sanitari sempre in base al racconto della moglie, non avrebbero fatto nulla per rianimarlo.
Quindi sarebbe intervenuta una seconda ambulanza, questa volta con il medico a bordo, ma ormai sarebbe stato troppo tardi e il camice bianco non avrebbe potuto fare altro che constatare il decesso.
La salma è stata portata all’obitorio del Policlinico di Catania ed è ora a disposizione della Procura che potrebbe decidere, nelle prossime ore, di conferire l’incarico per lo svolgimento dell’esame autoptico con l’obiettivo di accertare la causa del decesso.
Gli inquirenti intanto sono al lavoro per chiarire l’effettiva dinamica dei fatti. Anche l’Azienda sanitaria, nell’esprimere il proprio cordoglio alla famiglia, ha fatto sapere di aver inviato i propri ispettori presso il presidio ospedaliero con il compito di verificare quanto accaduto.
La vicenda, come riporta la Sicilia, ha suscitato numerose polemiche in quanto dal 2015, nell’ambito di quella che doveva essere una rifunzionalizzazione della struttura , il Pronto soccorso del presidio ospedaliero è stato eliminato senza essere più ripristinato.
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