I sanitari finiti nel fascicolo a causa della vicenda di una donna morta all’ospedale di Catania: il decesso è ritenuto sospetto dagli inquirenti
Donna morta all’ospedale di Catania, sarebbero una decina i medici indagati per un presunto caso di malasanità. A riferirne è Il Castello Incantato, testata siciliana online. I sanitari sarebbero finiti in un fascicolo, a seguito della morte di una paziente. A perdere la vita una cinquantasettenne di Gela, deceduta dopo un periodo di ricovero all’ospedale Vittorio Emanuele.
La donna sarebbe stata affidata alle cure del pronto soccorso per i forti dolori accusati. Le sue condizioni di salute, dopo il ricovero in un reparto, sarebbero precipitate. Tanto da obbligare i medici a trasferirla in rianimazione. Nemmeno il trattamento in terapia intensiva, tuttavia, avrebbe sortito effetto. Quindi il decesso della paziente. A quel punto, i familiari si sono rivolti alla procura chiedendo di fare chiarezza sulla vicenda.
Le indagini, quindi, avrebbero portato a iscrivere diversi nomi sono nel registro delle notizie di reato, per quella morte che gli inquirenti riterrebbero sospetta.
Secondo una prima tesi, sarebbero emersi passaggi oscuri in alcuni passaggi dell’assistenza prestata alla donna.
Un decesso forse evitabile, secondo l’ipotesi della Procura. Soltanto gli accertamenti tecnici disposti dall’autorità giudiziaria potranno fare luce su una storia che presenta diversi aspetti da chiarire, come spesso accade in situazioni analoghe. Occorre ricordare che l’emissione di un avviso di garanzia corrisponde all’atto con il quale il pubblico ministero informa l’indagato e la persona offesa, del compimento di un atto di indagine che implica la difesa tecnica – il cosiddetto atto garantito – in relazione al quale rivolge l’invito a nominare un difensore di fiducia. L’informazione di garanzia pertanto è, spesso, l’atto attraverso il quale si apprende formalmente dell’esistenza di un procedimento penale in fase di indagine a proprio carico. Prima di tale momento, la conoscenza dell’esistenza di un procedimento può essere acquisita, di proprio impulso, attraverso l’interrogazione del registro generale delle notizie di reato, salvo particolari esigenze di segretezza non consentano di rendere ostensibile la notizia.
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