Si è conclusa la transazione per un caso di malasanità riguardante un errore in sala parto verificatosi nel 2007: 1,9 milioni di euro di risarcimento

Un errore in sala parto con gravi conseguenze e un risarcimento che arriva undici anni dopo. È quello che è successo all’Asp di Cosenza. L’Asp bruzia, infatti, ha accettato una transazione molto elevata di ben 1,9 milioni di euro, come riporta il Corriere della Calabria.

Il caso riguarda un errore medico in sala parto avvenuto nel 2007, verificatosi nel territorio dell’allora Asl di Rossano (poi confluita nell’Azienda di Cosenza).

La vicenda

Due coniugi hanno citato l’Asl e due medici, chiedendo il risarcimento dei danni per un errore in sala parto che era costato problemi permanenti alla figlia della coppia.

Al termine del primo step giudiziario i danni sono stati complessivamente quantificati in 4 milioni di euro.

In un momento successivo, l’Asp di Cosenza si è costituita nel procedimento e ha ritenuto che le richieste risarcitorie fossero prescritte.

La nuova sentenza arriva poi nel 2017 a firma del Tribunale di Castrovillari.

I giudici prendono atto che “ricevuto dalla Allianz spa l’importo di 150mila euro, i coniugi non avevano inteso confermare” le richieste nei confronti di uno dei medici.

Riguardo invece al secondo medico coinvolto, nei suoi confronti, l’azione risarcitoria viene considerata prescritta.

La consulenza tecnica d’ufficio, invece, ha dichiarato “la responsabilità dell’Asp di Cosenza” e la condanna a pagare 1,4 milioni di euro a titolo di danno biologico.

Oltre a questo, è stata condannata a pagare 300mila euro a titolo di danno morale alla minore (quantificato in 350mila euro nella parte motiva).

A tali somme si aggiungono gli interessi legali fino al pagamento delle somme e 350mila euro come danno parentale, più 65mila euro di compensi professionali. Il totale è di circa 2,3 milioni.

La perizia però ha lasciato pochi spiragli in vista di un ipotetico appello. E così, l’avvocato dell’Asp ha consigliato all’azienda sanitaria di optare per una transazione.

I legali delle due parti si sono quindi accordati per il pagamento di un importo complessivo di 1,9 milioni di euro da erogare in quattro rate, da saldare interamente entro il 31 marzo 2021.

Il tutto porterà a un risparmio per l’Azienda sanitaria di circa 260mila euro.

 

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