Confermata la legittimità del provvedimento nei confronti di un’insegnante che commetteva errori grammaticali gravi come scrivere scuola con la “q”
Era finita nel mirino dei genitori degli alunni, che lamentavano errori grammaticali grossolani durante le lezioni. Scuola scritto con la “q” o sciacquone senza “c”. E ancora doppie mancanti o messe dove non andavano messe. Errori ripetuti e generalizzati che poi i bambini copiavano dalla lavagna riportandoli sui propri quadernoni.
La vicenda, balzata agli onori della cronaca nel 2015, vede protagonista un’insegnante di scuola elementare della provincia di Venezia, licenziata dalla preside per ‘incapacità didattica’. La docente, come riporta la stampa locale veneta, era stata prima messa sotto ispezione, poi sospesa in virtù di un procedimento disciplinare.
La protesta di mamme e papà, dopo la denuncia ai vertici dell’Istituto scolastico, era sfociata nella decisione di non mandare i propri figli a scuola. “Meglio tenerli a casa – avevano riferito – tanto a scuola non imparano”. Ne era seguito un tira e molla con la dirigente, con tanto di intervento dei carabinieri e delle autorità locali.
La scuola tirò in ballo anche l’art. 731 del codice penale, che sanziona l’inosservanza dell’obbligo dei genitori ad impartire l’istruzione ai figli. Ma alla fine i genitori ebbero la meglio e l’insegnante venne licenziata per “asserita incapacità”.
La maestra, quindi, presentò una duplice impugnazione. La prima, di fronte al Ministero dell’Istruzione, per affermare l’illegittimità del provvedimento con il quale era stata dispensata dall’insegnamento. La seconda, di fronte al Giudice del lavoro, “avverso l’ordinanza con la quale il giudice di prime cure aveva respinto il suo ricorso”.
La sezione per le controversie del lavoro del Tribunale di Venezia, tuttavia, ha respinto nelle scorse ore anche questa seconda opposizione. I magistrati, inoltre, hanno ritenuto inammissibile anche la domanda con cui la maestra chiedeva di essere destinata ad altre mansioni o trasferita in un altro istituto.
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