Sarà la Corte Costituzionale a decidere se il processo Eternitbis si potrà fare. Oggi il gup di Torino, Federica Bompieri, ha mandando gli atti alla Consulta che dovrà pronunciarsi su una questione di costituzionalità. Il procedimento presso il tribunale di Torino, è quindi sospeso in attesa della pronuncia della Consulta.  La questione riguarda in particolare il principio del “ne bis in idem” in base al quale non si può essere processati due volte per lo stesso fatto. Punto che era stato sollevato dalle difese dell’imputato svizzero Stephan Schmidheiny.
Nel primo processo Eternit il manager era stato prosciolto per prescrizione in Cassazione dall’accusa di disastro ambientale doloso. In questo nuovo procedimento i pm Raffaele Guariniello e Gianfranco Colace contestano a Schmidheiny l’omicidio volontario in relazione alla morte, per malattie legate all’amianto, di 258 persone tra residenti e operai nelle aree degli ex stabilimenti italiani della Eternit.
Se la Corte costituzionale dovesse accogliere la questione sollevata oggi dal tribunale di Torino nel processo Eternit, l’imputato – l’imprenditore svizzero Stephan Schmidheiny – finirebbe per essere prosciolto subito da almeno 186 dei 258 casi di morte che gli sono contestati. E’ quanto si ricava dalla lettura dell’ordinanza del gup Federica Bompieri. Il giudice ritiene che la Corte, nell’eventualita’ di un accoglimento, dovra’ riscrivere e ampliare l’articolo del codice di procedura penale (649 – “divieto di un secondo giudizio”). Questo “costituirebbe il presupposto” per una sentenza di non luogo a procedere “eventualmente parziale”: in pratica, il proscioglimento dalle accuse legate al decesso delle 186 persone le cui vicende erano gia’ state trattate nel primo processo Eternit.
Il pm Raffaele Guariniello che rappresenta l’accusa assieme al pm Gianfranco Colace, ritiene “che non vi sia contrasto con la convenzione europea. Ma nel frattempo i consulenti hanno individuato un centinaio di altri morti per amianto e la sospensione ci dà la possibilità di aggiungere questi nuovi casi”.
 
 
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