Da poco meno di una settimana sono entrate in vigore le nuove linee guida in tema di procreazione medicalmente assistita (PMA). Il decreto è stato firmato lo scorso primo luglio dal Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Il nuovo testo, che aggiorna le linee guida del 2008,  apporta dei significativi cambiamenti al vecchio apparato. Fra i principali vanno sottolineati l’accesso alle tecniche di fecondazione eterologa, la raccomandazione clinica del rapporto rischi – benefici nell’accesso ai trattamenti, con una particolare attenzione alle complicanze ostretiche e alle possibili ricadute sul neonato, e inoltre l’accesso generale alle coppie siero discordanti, ovvero quando in uno dei due partner è portatore di malattie virali sessualmente trasmissibili per infezioni  come HBV (epatite B), HIV, HCV, HCV (epatite C).

Le linee guida sono state riviste in rapporto all’evoluzione tecnico-scientifica del settore e all’evoluzione normativa; in particolare ai decreti legislativi 191/2007 e 16/2010 e all’Accordo Stato Regioni del 15 marzo 2012 (che applica alla PMA le normative europee su qualità e sicurezza di cellule umane), e alle sentenze della Corte Costituzionale n.151/2009, e n.162/2014 le quali hanno eliminato, rispettivamente, il numero massimo di tre embrioni da creare e trasferire in un unico e contemporaneo impianto, e il divieto di fecondazione eterologa.

Le novità riguardano anche la compilazione della cartella clinica. Non solo dovranno essere descritte con maggior dettaglio, ma dovranno anche riportare le motivazioni in base alle quali si determina il numero di embrioni strettamente necessario da generare oltre che segnare il numero di embrioni non trasferiti da crioconservare.

Per quanto riguarda la fecondazione eterologa, nel nuovo testo “ vengono fornite le indicazioni per la coppia che accede ai trattamenti di fecondazione assistita, mentre tutto ciò che riguarda i donatori di gameti sarà contenuto nel testo di un nuovo Regolamento, già approvato dal Consiglio Superiore di Sanità, che sta proseguendo il suo iter per il recepimento delle direttive europee di riferimento”.

Il nuovo testo dispone di indicazioni cliniche per l’accesso alle tecniche di PMA di tipo eterologo, prevedendo anche la cosiddetta “doppia eterologa” ,ovvero quando entrambi i componenti della coppia possano ricevere gameti donati .

Viene introdotta, inoltre, la possibilità di egg sharing e sperm sharing, ovvero, quando uno dei due componenti della coppia ricevente possa a sua volta essere anche donatore di gameti per altre coppie che accedono alla PMA eterologa.

Onde evitare selezioni eugenetiche, non sarà possibile scegliere le caratteristiche fenotipiche del donatore.

Nelle prossime ore ospiteremo l’intervento di un esperto dell’Accademia medico legale che spiegherà gli effetti delle nuove linee guida e i consigli per gli aspiranti genitori.

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