La donna era stata sottoposta a un taglio cesareo; un anno dopo la scoperta della garza nella pancia in seguito ad accertamenti per dei malesseri che, tuttavia, secondo il perito della procura, non sarebbero riconducibili al corpo estraneo “dimenticato” dai camici bianchi
Non si sarebbero accorti di aver lasciato una garza nella pancia della paziente. E’ l’accusa contestata a sei medici in servizio presso il reparto di ginecologia del nosocomio di Carpi, iscritti nel registro degli indagati per lesioni dalla Procura di Modena.
Il fatto, come ricostruisce il Resto del Carlino, risale al 2017. La vittima, una donna di 41 anni, era finita in sala operatoria per un taglio cesareo. A distanza di circa un anno, sottoponendosi a degli accertamenti diagnostici per problemi di carattere reumatico, aveva scoperto la presenza del corpo estraneo, “dimenticato” nel proprio ventre dai camici bianchi.
Da lì la necessità di un nuovo intervento per la rimozione della garza e di una conseguente cura antibiotica della durata di un mese per scongiurare l’insorgere di eventuali infezioni.
La donna si era quindi rivolta all’Autorità giudiziaria denunciando i componenti dell’equipe operatoria che l’aveva fatta partorire.
Nelle scorse ore, il consulente incaricato dalla Procura ha depositato le conclusioni degli accertamenti peritali in sede di incidente probatorio, ravvisando responsabilità in capo ad almeno due dei sei dottori finiti nel mirino della magistratura.
La consulenza, in ogni caso, avrebbe escluso che i problemi di salute e malesseri avvertiti dalla 41enne nei mesi successivi al parto fossero legati alla presenza del corpo estraneo.
Si attende ora la conclusione delle indagini per capire se per i professionisti si profili una richiesta di rinvio a giudizio o l’archiviazione del caso.
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