Nel 2013 ci sono stati 181.227 incidenti stradali, e rispetto all’anno precedente sono diminuiti i morti (-9,8%) e anche i feriti (-3,5%). Ma il contributo dato dalle giovani vittime è sempre troppo elevato (42%). «Bisogna cambiare i comportamenti scorretti»: è stato il monito di Roberto Sgalla, esperto di comunicazione, e dall’agosto 2014 direttore centrale della Polizia Stradale, ferroviaria, delle Comunicazioni e dei Reparti speciali della Polizia di Stato.

Sgalla ha tenuto una lectio magistralis sulla sicurezza, il numero di incidenti stradali e i costi indiretti nell’aula magna della facoltà di Economia “G.Fuà” dell’università Politecnica delle Marche.

Ad ascoltarlo c’erano non solo esperti, giornalisti universitari, ma anche tanti studenti delle scuole superiori. Che tra poco saranno patentati e che già guidano motorini e minicar.

Sgalla ha acceso un faro anche sui costi indiretti per a collettività degli incidenti stradali: il danno indiretto è calcolato in base al numero dei ricoveri e delle richieste al Pronto soccorso. Parliamo di una spesa nel 2010 pari a 28,5 miliardi di euro, il 2% del Pil italiano.

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