Sarebbero 9 milioni gli uomini che nel nostro Paese non si sono mai sottoposti a controllo urologico, convivendo con problematiche che potrebbero diventare marginali con un’adeguata prevenzione

Stili di vita sbagliati e reticenza a farsi visitare. Sarebbero queste le principali cause alla base delle di una serie di patologie estremamente diffuse tra gli italiani di sesso maschile: prostatite, iperplasia prostatica benigna, tumore alla prostata, calcolosi, infertilità, disfunzione erettile ed eiaculazione precoce.  Circa 9 milioni di uomini conviverebbero con tali problematiche senza aver mai effettuato una visita dall’urologo.

Tali patologie, secondo gli esperti, se affrontate per tempo e affiancate da uno stile di vita sano, potrebbero diventare quasi delle malattie rare e quantomeno incidere in modo più lieve sulla qualità della vita del maschio contemporaneo

Per questo la Società italiana di urologia ha lanciato un’iniziativa si sensibilizzazione sull’importanza della prevenzione, che non può prescindere dal sottoporsi a controlli periodici, quantomeno annuali. Gli uomini italiani, per tutto il mese di giugno, potranno contare su 200 centri urologici, pubblici e privati, un sito web dedicato (controllati.it), un numero verde (800.822.822) e la possibilità di effettuare visite e consulti gratuiti con l’urologo.

“L’uomo non fa prevenzione, ce lo dicono in numeri – ha affermato Vincenzo Mirone, segretario generale della Società italiana di urologia (Siu), presentando l’iniziativa – Solo il 10- 20% si è sottoposto nella vita a una visita di prevenzione, contro oltre il 50-60% delle donne della stessa età. Inoltre, 9 maschi su 10 vanno dallo specialista solo se affetti da patologie gravi e sono estremamente reticenti a parlare delle proprie problematiche con lui”.

Eppure, continua Mirone, “gli uomini si ammalano di più e, spesso, in maniera più grave rispetto alle proprie compagne. Un’adeguata prevenzione, specie in campo urologico, effettuata in età giovanile, adulta e avanzata, riduce significativamente la frequenza delle patologie tumorali (della prostata, del rene, della vescica e del testicolo), consentendone inoltre una diagnosi precoce e un tempestivo trattamento, e delle patologie benigne (calcolosi urinaria, iperplasia benigna della prostata e prostatiti, infertilità maschile e disfunzioni sessuali). Disturbi che possono determinare, se trascurati, una riduzione della qualità della vita ed un danno per la salute sessuale e riproduttiva”.

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