In attesa che la riforma del processo civile diventi realtà, ecco una panoramica delle modifiche che potrebbero rendere più fluidi i tempi della giustizia civile

La riforma del processo civile annunciata dal Ministro Bonafede apporterà diverse modifiche al sistema italiano, noto per i suoi tempi estremamente dilatati e la burocrazia intricata.

Vediamo insieme che cosa cambierà e in che modo.

Ecco i punti principali della futura riforma del processo civile:

  • Riduzione dei tempi del processo
  • Rito semplificato e riduzione predeterminazione
  • Abolizione dell’atto di citazione
  • Mediazione obbligatoria: si attendono i dati
  • Potenziamento del processo civile telematico

In primo luogo, è bene ricordare quello che è uno degli obiettivi clou della proposta. La riforma del processo civile, infatti, si pone come obiettivo principe la riduzione dei tempi processuali.

Questa, stando ai dati raccolti, potrebbe realizzarsi ispirandosi ai procedimenti semplificati di cui all’art. 702 bis c.p.c fondati su un’istruttoria documentale, che garantiscono un risparmio di tempo del 40% rispetto al rito ordinario.

Una delle novità prevista dalla riforma vorrebbe l’adozione di un unico rito semplificato da applicare a controversie attualmente di competenza del giudice monocratico e collegiale. Secondo il Ministero, infatti, occorre più flessibilità, ostacolata dalla predeterminazione dei poteri del giudice e delle parti, che in realtà dovrebbe essere prevista solo per le cause più articolate, come accade in tutti gli altri ordinamenti.

Un altro punto cruciale è costituito dalla abolizione dell’atto di citazione.

Con l’abolizione dell’atto di citazione e l’utilizzo esclusivo del ricorso, secondo Bonafede, si alleggerirà notevolmente il lavoro di avvocati, giudici e cancellieri.

Sul tema della mediazione obbligatoria, invece, si attendono i dati. È vero che in alcuni ambiti quest’ultima è riuscita a deflazionare il processo, ma non in tutti.

Ad esempio, nel settore bancario non ha funzionato. Staremo a vedere.

Infine, la riforma del processo civile intende implementare e potenziare quello telematico.

Pur nella consapevolezza che il processo civile telematico necessita ancora di miglioramenti in grado di renderlo più efficiente, il ministro desidera potenziarlo.

Si intende dunque lavorare nell’ottica di una maggiore digitalizzazione per rendere più produttivo ed efficiente il sistema processuale.

 

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