Ennesima bomba per l’Aifa dopo la sospensione del presidente Sergio Pecorelli per presunto conflitto di interesse.  L’Agenzia italiana del farmaco è scossa oggi, riferisce l’adnkronos, perchè sarebbe giunta, su input del Collegio dei revisori dei conti, al direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco Luca Pani, la richiesta di restituzione di 700 mila euro di emolumenti che negli ultimi 3 anni eccedevano il tetto di retribuzione per i manager pubblici, fissato in 240 mila euro.

Un tetto stabilito per legge, equivalente all’assegno del presidente della Repubblica, che sarebbe stato superato negli ultimi 3 anni. Il Collegio dei revisori, dunque, ha chiesto la restituzione di queste somme al Dg dell’Agenzia. Lo stesso DG che di recente ha emanato il provvedimento di sospensione per il Presidente Sergio Pecorelli, scaturito da una delibera firmata dallo stesso direttore generale dell’ente regolatorio, Luca Pani, il quale avrebbe rivelato «un conflitto di interessi di livello 3, che non consente di svolgere alcun tipo di attività».

A Pecorelli invece sarebbero state contestati i suoi presunti legami con fondi di investimento per industrie del settore farmaceutico (come Principia srg, da cui Pecorelli ha preso le distanze dichiarando di non aver mai firmato un contratto) e con fondazioni (Health Foundation e Fondazione Lorenzini) che avrebbero rapporti con industrie farmaceutiche e votate alla promozione di studi e ricerche nel campo farmacologico.

- Annuncio pubblicitario -

LASCIA UN COMMENTO O RACCONTACI LA TUA STORIA

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui