La vittima, di anni 38, a seguito dell’urto, subiva gravissime lesioni personali che ne determinavano uno stato vegetativo e tetraparesi spastica per 5 anni. In tema di risarcimento del danno non patrimoniale da perdita del rapporto parentale, quando il quantum viene liquidato utilizzando tabelle “a forbice”, il danneggiato è legittimato a proporre impugnazione per ottenere la liquidazione di un maggiore importo risarcitorio in forza di tabelle “a punti” (Corte di Cassazione, III civile, ordinanza 5 ottobre 2025, n. 26749).
I fatti
La vittima, mentre percorreva la tangenziale che collega Padenghe a Desenzano, nel Comune di Lonato (Brescia), alla guida dell’autocarro Nissan, si scontrava con con un autoarticolato composto da trattore e semirimorchio.
Viene ritenuto responsabile del sinistro il…





