Il presidente FNOMCeO torna sulla polemica innescata dal sottosegretario Giorgetti sull’importanza dei medici di base, commentando positivamente la reazione della titolare del dicastero della Salute

“Alla fine, è proprio vero che non tutto il male viene per nuocere: le parole inopportune del Sottosegretario Giorgetti hanno fatto risaltare ancor più l’importanza che il medico di famiglia ha non solo per la Professione ma soprattutto per i cittadini. E la politica non può che prenderne atto”. Questa la riflessione del presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (FNOMCeO), Filippo Anelli, dopo il dibattito acceso dall’esponente leghista al Meeting di Rimini sull’importanza dei medici di base.

Le dichiarazioni di Giorgetti avevano suscitato le proteste dell’Associazionismo di categoria, oltre che  di cittadini e utenti. Sulla questione era intervenuta sul proprio profilo Facebook anche il Ministro della Salute Giulia Grillo che, pur riconoscendo la necessità di una riforma del sistema di cure territoriali, ha definito i medici di medicina generale “il primo presidio di salute per i cittadini, la base e la garanzia di un sistema sanitario pubblico in grado di assistere tutti in base alle personali necessità”.

 “Le parole del Ministro – sottolinea Anelli – ci rinfrancano e ci sostengono nella nostra richiesta alla Politica di una reale svolta che, partendo dalla centralità della Relazione di cura e dalle competenze messe a disposizione dai professionisti sanitari, sia capace di inventare un nuovo sistema di cure, che persegua obiettivi di salute e non più obiettivi economicistici di mero risparmio. In particolare ci piace la conclusione del post, che afferma a chiare lettere che ‘Il servizio sanitario nazionale siamo noi’. Ora ci attendiamo che queste ottime intenzioni siano concretizzate, e che il Governo che verrà prosegua sulla strada, già avviata, delle riforme che stavano ad esempio, a detta degli stessi Ministri Grillo e Bussetti, portando all’abolizione dell’imbuto formativo e all’allineamento tra laurea e post lauream, avendo quest’anno già raggiunto il pareggio”.

“Ci aspettiamo – prosegue il presidente FNOMCeO – che il Ministero della Salute coinvolga i medici in tutti i Tavoli dove si parla, appunto di salute, tra i quali quelli dell’AIFA sulla prescrizione e sui farmaci. Contiamo sul fatto che le Regioni, dopo il riconoscimento dato dal presidente Bonaccini ai Medici di Medicina Generale, definiti primo pilastro della sanità pubblica universalistica e primo antidoto alla medicina fai-da-te, riapriranno il Tavolo di confronto con la FNOMCeO per trovare soluzioni condivise alla carenza di Specialisti. Noi medici, noi professionisti sanitari ci siamo – conclude –  per rendere sempre migliore quel Servizio sanitario nazionale che abbiamo contribuito a costruire e sostenuto anche nei momenti più difficili”.

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