Il Dpcm sui nuovi Lea e il nomenclatore tariffario è già in via di approvazione. L’ultimo aggiornamento risale a 15 anni fa per i primi e 17 per il secondo

Il 3 novembre il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha annunciato l’aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza e di voler procedere alla loro approvazione il prima possibile.

E in effetti sembra che i tempi saranno (finalmente) piuttosto brevi. I nuovi Lea e il nomenclatore tariffario saranno infatti approvati entro metà dicembre. L’ultimo aggiornamento risale a 15 anni fa per i primi e a 17 per il secondo.

Già lo scorso 9 novembre il Dpcm è arrivato alle Camere fornito della bollinatura da parte della Ragioneria Generale dello Stato, che è stato posto, come previsto, prima ancora dell’intesa con le Regioni. E da ieri, lunedì 14 novembre, è cominciato l’esame nelle commissioni parlamentari.

Per legge, il parere deve essere espresso entro 30 giorni. Dopo il parere delle commissioni parlamentari resterà da espletare solo l’atto di firma del Dpcm da parte dei ministri Lorenzin e Padoan e del premier Renzi, poi la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Da quel momento i nuovi Lea e nomenclatore tariffario saranno effettivi.

Intanto Filomena Gallo, Segretario dell’Associazione Luca Coscioni, si è rivolta al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, ai Presidenti di Commissione Luigi Manconi e Emilia De Biasi e, per conoscenza, al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, per chiedere che 12 tipologie di ausili per persone disabili siano stralciate dalla procedura di messa a bando prevista dal progetto di nomenclatore fermo da 2 mesi a Palazzo Chigi.

Seguendo tale procedura, infatti, la persona disabile non potrebbe personalizzare il proprio ausilio, come invece è fondamentale ad esempio per le carrozzine. L’elenco dei 12 dispositivi inviato da Gallo a Lorenzin è stato predisposto dalla Società scientifica dei medici fisiatri.

I nuovi Lea sono stati aggiornati con l’inserimento di ben 118 gruppi di malattie rare e non si dovranno aspettare altri 15 anni per un nuovo aggiornamento, perché prevedono una nuova modalità di aggiornamento annuale.

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