L’Enpam risponde alle richieste di commissariamento e minaccia azioni legali

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Dopo la nuova lettera indirizzata ai Ministeri competenti dall’OMCeO di Bologna la Fondazione interviene a difesa del proprio Statuto

“Bizzarre iniziative destinate ad arenarsi”. Così l’Enpam ha bollato la richiesta di commissariamento dell’Ente da parte dell’Ordine dei Medici e Odontoiatri di Milano, al cui fianco si era schierato nelle ore successive anche l’OMCeO di Bologna.

Il presidente dell’Ordine felsineo, Giancarlo Pizza, aveva a sua volta indirizzato una lettera ai Ministeri competenti, in cui si legge che – preso atto e condivisi integralmente presupposti, contenuto, motivazioni e istanze formulate dal Presidente OMCeO Milano – “formula espressa adesione alle richiamate citate istanze” facendole proprie.

Nella mattinata di ieri la vicenda relativa alla trasparenza delle operazioni finanziarie condotte dall’Ente di previdenza dei medici era approdata anche in ambito politico. In particolare, i parlamentari del Movimento 5 Stelle della Commissione Affari sociali della Camera dei Deputati avevano espresso anch’essi preoccupazione per la situazione nella quale versa la Fondazione.

“La retromarcia del suo presidente, Alberto Oliveti rispetto all’ingresso nel Fondo Atlante 2 – per i 5stelle – è stata non tanto opportuna, ma necessaria. Resta il fatto che i 360mila iscritti dell’Ente hanno il diritto di sentirsi protetti attraverso una gestione oculata ed equilibrata delle risorse che versano”.

A tale scopo i pentastellati hanno chiesto più trasparenza e un maggiore coinvolgimento degli iscritti, anche attraverso strumenti informatici per la partecipazione diretta .“Riteniamo sia giunto il momento di fare una seria riflessione sulla complessiva gestione finanziaria dell’Ente, rispetto alla quale abbiamo già sollevato più di una perplessità attraverso atti parlamentari relativi, ad esempio, ad Enpam Sicura”.

Intanto nel pomeriggio è arrivata la risposta dell’Ente alle iniziative degli Ordini di Milano e Bologna. La Fondazione ha definito sconcertante “la pervicacia con cui continuano a spendere i soldi dei propri iscritti in azioni fotocopia, regolarmente perdenti una volta approdate in tribunale”

“Ancora una volta viene preso di mira lo Statuto dell’Enpam, che ha aperto a tutti i medici e dentisti italiani la possibilità di votare i propri rappresentanti nell’Ente di previdenza, nonostante la legittimità sia stata confermata da due ministeri e da svariate sentenze. Ancora una volta vengono elencati fatti infondati, per i quali evidentemente si preferisce la diffusione a mezzo stampa invece di rischiare di essere nuovamente smentiti in tribunale”.

Per la Fondazione ci sarebbe poi un elemento di originalità nell’azione dei due Ordini, ovvero la richiesta di un innovativo commissariamento preventivo che sarebbe giustificato da situazioni non ancora concretizzate o da decisioni ancora da valutare, come quella sulla partnership a Londra con uno dei principali fondi immobiliari mondiali o la partecipazione ad Atlante2.

“La Fondazione Enpam – conclude la nota dell’Ente – non può permettere che si giochi con le pensioni dei medici e dei dentisti. Per questa ragione valuterà tutte le iniziative previste dalla legge nei confronti dei rappresentanti degli Ordini di Milano e Bologna, a tutela dell’immagine e della reputazione dell’Ente”.

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