Approvata in sede europea la messa al bando di due pesticidi, il Clorpirifos e il Clorpirifos-metile, ritenuti potenzialmente pericolosi per la salute. Ma per il Ministro delle politiche agricole Teresa Bellanova serve una deroga nazionale
La Commissione europea ha proposto la messa al bando di due pesticidi, il Clorpirifos e il Clorpirifos-metile. Diversi studi confermerebbero, infatti, che i prodotti potrebbero essere neurotossici e genotossici, pericolosi in particolare per i bambini, e probabilmente interferenti endocrini.
Lo scorso 6 dicembre durante una riunione del Comitato Ue competente in materia (Scopaff) la maggioranza qualificata dei rappresentanti degli Stati membri ha approvato la misura, in base alla valutazione dei rischi dell’Autorità europea di sicurezza alimentare (Efsa).
Il Clorpirifos e il Clorpirifos-metile si ritrovano in frutta, verdura, cereali e latticini, nonché nell’acqua potabile.
L’Efsa ha stabilito che non è possibile fissare una soglia minima di esposizione sotto la quale la presenza di questi pesticidi può essere tollerabile. In altri termini, i rischi per la salute possono esserci anche a dosi infime.
L’Italia, rappresentata da esperti del ministero della salute, ha votato a favore del divieto del Clorpirifos, insieme a quasi tutti gli altri Stati salvo Grecia e Regno Unito, che si sono astenuti. Il nostro Paese si è invece astenuto riguardo alla stessa misura per il Clorpirifos-metile. In questo caso, contro la messa al bando si sono espressi Grecia e Portogallo, mentre gli astenuti sono stati in tutto sette.
La decisione del divieto, tuttavia, ha suscitato le proteste del ministro delle politiche agricole, Teresa Bellanova.
“La mancata autorizzazione all’utilizzo del Clorpirifos-metile, al momento l’unico rimedio contro la cimice asiatica – ha affermato – è un grave errore dell’Ue. So bene – ha aggiunto – come per i nostri produttori e per l’intera filiera sia importante disporre di efficaci mezzi di difesa fitosanitaria per il controllo dell’emergenza almeno fino a quando non saranno disponibili misure alternative. Per questo serve con urgenza una deroga nazionale sulla quale dovremo lavorare con il ministro Speranza. La cimice asiatica è un’emergenza europea, connessa com’è alla crisi climatica, per questo all’Europa chiediamo uno sforzo e siamo già impegnati con i nostri uffici, per negoziare una deroga con Bruxelles”.
Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, dal suo canto, ha annunciato che ci sarà una riunione “d’approfondimento” con gli altri ministri “per trovare una posizione condivisa” sulla questione. Nel comitato permanente Ue – ha sottolineato il Ministro -“la posizione l’abbiamo assunta formalmente al momento del voto” spiegando che “c’è stato un problema di natura metodologica nell’istruttoria di questa vicenda” e sottolineando che “per il ministero della salute il criterio di prudenza su queste vicende richiede sempre il massimo di attenzione”.
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