Quattordicesima, fino a 655 euro in più in arrivo a luglio per circa 1,4 milione pensionati in più grazie alla legge di bilancio 2017. Ecco chi ne ha diritto

A luglio 2017 circa 1,4 milioni di pensionati in più percepiranno la quattordicesima, grazie alle nuove norme introdotte dalla legge di bilancio 2017, legge n. 232/2016.
La legge di bilancio ha previsto un aumento dell’importo di quattordicesima per i beneficiari con una pensione pari o inferiore a 1,5 volte il trattamento minimo e l’estensione del beneficio ai pensionati con assegni compresi fra 1,5 e 2 volte il trattamento minimo.
Gli aventi diritto, specifica la circolare Inps n. 1366/2017, sono quindi i pensionati con reddito annuo fino a 13.049,14 euro a ricevere una mensilità extra pari fino a 655 euro.
L’Inps inoltre annuncia che a luglio a percepire la quattordicesima saranno 3,57 milioni di pensionati, contro i 2,12 mln del 2016, per una spesa complessiva di 1,72 mld rispetto agli 854 milioni dello scorso anno.
Di questi, sono circa 3,4 milioni i pensionati privati e 125mila quelli pubblici, oltre ai 6mila del settore sport e spettacolo. Come si evince dalle tabelle Inps, circa 2 milioni di ex lavoratori privati e pubblici denunciano una pensione poco sopra i 9 mila euro annui (1,5 il trattamento minimo) e in 1,45 milioni, invece, a percepire un assegno di circa 13mila euro (tra 1,5-2 volte il trattamento minimo). La spesa maggiore è per i pensionati privati con una pensione non superiore ai 9mila euro annui che complessivamente assorbono circa 1,6 miliardi di euro.
Quanto percepiranno i pensionati? Per il 2017 sono previste diverse fasce. I pensionati che presentano redditi fino a 1,5 volte il trattamento minimo, pari a 9.786,86 euro annui e che usufruivano già della quattordicesima, hanno diritto a 437 euro (fino a 15 anni di contributi per i lavoratori dipendenti), a 546 euro (tra i 15 e i 25 anni di contributi) e a 655 euro (oltre 25 anni di contributi per il lavoro dipendente e 28 per quello autonomo).
Anche ai pensionati che sono in possesso di redditi da 1,5 a 2 volte il minimo, verrà corrisposta una somma variabile, in rapporto ai contributi versati. 336 euro fino a 15 anni di contributi, 420 euro tra 15 e 25 anni di contributi, 504 euro con contributi oltre 25 anni. Queste cifre valgono per i pensionati da lavoro dipendente, mentre per i lavoratori autonomi vanno aggiunti tre anni in più di contributi.

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