Radiologi italiani: risultato indicativo di una ben distinta identità professionale del radiographer

Il tecnico di radiologia è una professione intellettuale e scientifica. L’European Skills/Competences, qualifications and Occupations (Esco) ha infatti inserito la figura del radiographer nel gruppo 2 dell’Isco-08, e non più tra le professioni tecniche intermedie (gruppo 3). Lo rende noto la Federazione Nazionale Collegi Professionali Tecnici Sanitari di Radiologia Medica.

Esco è la classificazione europea di abilità/competenze, qualifiche e occupazioni. Già nell’ottobre 2017 aveva inserito nel nomenclatore i termini diagnostic radiographer, nuclear medicine radiographer e therapeutic radiographer. “È una delle più grandi conquiste che la Efrs (European Federation of Radiographer Societies) ha ottenuto dal suo insediamento a oggi”. A sostenerlo è Diego Catania, Presidente dell’Ordine Tsrm Pstrp di Milano e componente del Board Efrs.

“Il riconoscimento da parte di Esco – continua Catania – rappresenta un passo in avanti sia per la Efrs che per tutti i tecnici di radiologia d’Europa, i Radiographers.

Un risultato che ha richiesto anni di contatti e trattative. Possiamo affermare, senza ombra di dubbio, che finalmente è stata fatta giustizia nei riguardi di una intera popolazione professionale”.

Per Alessandro Beux, Presidente Fno Tsrm Pstrp, si tratta di un risultato indicativo di una crescente autorevolezza e di una ben distinta identità professionale. “La scelta europea rafforza e dà nuova energia a quel che il nostro Paese aveva, con molta sensibilità e lungimiranza, legiferato quasi vent’anni fa: legge 42/99 “Disposizioni in materia di professioni sanitarie. Tale norma – continua –  è stata una vera rivoluzione copernicana”. Il suo alto livello innovativo sarebbe confermato dal fatto che alcuni soggetti del nostro sistema sanitario non ne hanno ancora colto i presupposti concettuali.

“Per contro – conclude Beux – le professioni alle quali quella norma faceva riferimento, tra le quali il Tsrm, in questi vent’anni sono cresciute e oggi popolano e animano il sistema sanitario italiano con consapevolezza, competenze e responsabilità, ora riconosciute anche a livello europeo a favore dei Radiographers».

 

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