Una giovane mamma di 23 anni di origini rumene che viveva a Ragusa, è entrata sabato notte in sala parto all’ospedale Maria Paternò Arezzo per i primi dolori del travaglio ma qualcosa non è andata come doveva e la donna non è più uscita viva. Intanto sono partite le indagini avviate dalla Procura dopo che i familiari hanno sporto denuncia, e in parallelo sono cominciate le indagine interne all’ospedale avviate dal manager dell’Asp 7 di Ragusa Maurizio Aricò. Giovedì intanto sarà disposta l’autopsia sul corpo della giovane mamma che lascia una bimba di soli tre anni, e il nascituro che adesso si trova in rianimazione.
Una notizia che ha sconvolto e lacerato la famiglia della giovane vittima che non c’è l’ha fatta sabato notte, adesso resta il dolore della famiglia e di tutte le persone che conoscevano la giovane Ana che lavorava in un bar a Santa Croce dove viveva con la sua famiglia. Proprio i colleghi e i titolari del bar Mokambo si sono stretti attorno al dolore della famiglia manifestando in modo concreto la loro vicinanza avviando una raccolta fondi per sostenere le spese delle esequie «ma anche – si legge nel lungo e commovente post sulla pagina di Facebook dedicata alla loro attività – per sostenere un’azione legale al fine di capire se c’è stata negligenza nella triste vicenda perché Ana era una di noi, la sua famiglia è la nostra famiglia, i suoi figli sono i nostri».