Le statistiche riguardanti i redditi dei professionisti provenienti dalle dichiarazioni Irpef delle partite iva riportano dati incoraggianti che parlano di crescita

Buone notizie per i titolari di partita iva: i redditi dei professionisti hanno registrato una crescita del 7,9%.

A dirlo sono le incoraggianti statistiche delle dichiarazioni Irpef delle partite Iva e i dati sugli studi di settore per l’anno d’imposta 2016.

Questi ultimi sono stati pubblicati in questi giorni dal Dipartimento delle Finanze.

Tuttavia, sebbene i redditi dei professionisti siano cresciuti, i dati riportano anche una sorta di “rovescio della medaglia”. Sono infatti almeno 200mila le partite Iva che lasciano dagli studi di settore optando per il regime forfettario.

Questi dati emergono dalle statistiche delle dichiarazioni Irpef delle partite Iva e dai dati sugli studi di settore per l’anno d’imposta 2016 pubblicati in questi giorni dal Dipartimento delle Finanze.

I dati

Il reddito medio dichiarato più alto è quello dei professionisti che si attesta sui 47.780 euro, pari a una crescita del 7,9% rispetto al 2015.

Seguono a ruota le imprese manifatturiere con 40.460 euro,ì. Queste ultime riportano un aumento più elevato di quello dei professionisti e uguale a +8,1% sul 2015.

Aumenta del 4% il settore dei servizi, mentre il reddito medio dichiarato più basso è quello del commercio (23.680 euro, con un aumento pari al 5,2%).

Non è tutto. Dai dati emerge infatti che il reddito totale dichiarato è pari a circa 107 miliardi di euro, in linea rispetto all’anno precedente.

Per quanto concerne invece le singole categorie i notai sono in cima con quasi 254mila euro in media (+16,5%). In aumento anche i redditi dei professionisti quali avvocati (+9,4%) e commercialisti (+4,9%).

Dati incoraggianti, certo, ma al contempo – avvertono gli esperti – si tratta di una media complessiva che non contiene in sé tutte le situazioni dei liberi professionisti.

 

 

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