Sicurezza nella sanità, il bilancio dell’Osservatorio Buone Pratiche

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Bevere (AGENAS): cresce la partecipazione delle Regioni all’Osservatorio Nazionale delle Buone Pratiche sulla sicurezza nella sanità e migliora sicurezza delle cure

“Chiude con un bilancio fortemente positivo il secondo anno di attività dell’Osservatorio Nazionale  delle Buone Pratiche sulla sicurezza nella sanità, con risultati che registrano una grande e crescente partecipazione delle Regioni, abbinata al crescente miglioramento del livello di sicurezza delle cure”. E’ il bilancio tracciato dal Direttore Generale di AGENAS e Coordinatore dell’Osservatorio, Francesco Bevere, al termine della seduta plenaria, che si è svolta nei giorni scorsi.

Grande attenzione nel corso dell’incontro è stata dedicata ai sistemi di monitoraggio e di segnalazione che registrano l’adesione di quasi tutte le Regioni ed un notevole incremento delle strutture che hanno partecipato ai monitoraggi.

Basti pensare – si legge in una nota dell’AGENAS – che nel 2018 sono state 20 le Regioni che hanno aderito al monitoraggio dell’implementazione delle raccomandazioni del Ministero della Salute per la prevenzione degli eventi sentinella contro le 9 del 2017. Così come è quasi triplicato il numero delle reazioni avverse a farmaco segnalate come errore terapeutico, passando da 311 nel 2017 a 790 nel 2018 giunte all’AIFA.

Viene documentata, inoltre, una crescita nella diffusione dei sistemi di incident reporting. Attualmente in 18 Regioni il 100% delle aziende pubbliche lo implementa.

E ancora migliora la codifica delle Schede di Dimissione Ospedaliere (SDO) per la specifica finalità di monitoraggio dell’applicazione della check list di sala operatoria: nel 2017 nel 27% delle SDO il campo non era compilato, nel 2018 soltanto il 14,5% delle SDO.

“È stato un anno di grande lavoro e di grande partecipazione dei Componenti dell’Osservatorio, che desidero ringraziare tutti, uno per uno: Ministero della Salute, ISS, AIFA, Regioni, Ordini professionali ed Esperti designati dal  Ministro della Salute – conclude Bevere – e sono certo che dall’attività svolta emergeranno proposte concrete e innovative, in grado di superare le criticità rilevate nel corso dei lavori”.

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