Il trattamento rappresenta una speranza per i pazienti affetti dalla sindrome di  Marinesco Sjogren, una malattia genetica rara altamente invalidante

Identificato un potenziale trattamento farmacologico per la sindrome di Marinesco Sjogren, una rara malattia genetica altamente invalidante causata da mutazioni del gene SIL1.

La scoperta è frutto di uno studio realizzato dall’IRCCS Mario Negri di Milano, in collaborazione con l’Università degli Studi “G. D’annunzio” di Chieti-Pescara. Il lavoro è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista Human Molecular Genetics

“Il gene SIL1 è importante per il ripiegamento e trasporto delle proteine destinate alla membrana cellulare o a essere esportate all’esterno della cellula”. Lo spiega Roberto Chiesa, coordinatore della ricerca.

Nela malattia di Marinesco Sjogren il gene SIL1 è difettoso e le proteine si accumulano all’interno della cellula attivando un segnale di stress. Se tale meccanismo non viene risolto o contrastato, porta la cellula a ‘suicidarsi’. Un enzima, la chinasi PERK, media proprio uno di questi segnali di stress.

I ricercatori hanno quindi deciso di verificare se un farmaco sperimentale in grado di bloccare l’attività di PERK avesse effetti protettivi.

L’esperimento è stato svolto su un modello animale – il topo woozy – che riproduce le caratteristiche principali della malattia e sviluppa nel tempo un’andatura traballante.

L’idea che bloccare PERK potesse funzionare era supportata da esperimenti fatti utilizzando un modello cellulare della malattia. Tali esperimenti dimostravano che l’inibizione di PERK ripristinava almeno in parte il trasporto delle proteine nella cellula.

“Somministrando l’inibitore di PERK ai topi woozy – continua Chesa -siamo riusciti a ritardare la degenerazione dei neuroni e l’insorgenza dei sintomi clinici, con un miglioramento della funzione motoria che si è protratto nel tempo”.

Gli stessi ricercatori avvertono con cautela che il farmaco sperimentale utilizzato presenta alcuni effetti indesiderati, in particolare sulla funzione del pancreas. Tuttavia sono già in sperimentazione composti più sicuri, alcuni dei quali già usati per altri scopi nell’uomo. Questi sembrano avere la stessa capacità di inibire PERK e produrre effetti benefici in modelli murini di malattie da prioni.

La sindrome di Marinesco Sjogren è una patologia estremamente rara. I bambini affetti da questa sindrome hanno difficoltà nel coordinare i movimenti e parlare. Presentano, inoltre, debolezza muscolare che impedisce loro di sostenersi e camminare in modo autonomo, oltre a ipogonadismo, cataratta congenita e disabilità mentale. Questi sintomi appaiono nei primi anni di vita ed evolvono rapidamente fino a stabilizzarsi, consentendo una durata di vita pressoché normale. Pertanto una terapia che prevenga o rallenti l’evoluzione della malattia avrebbe un impatto enorme sulla qualità di vita dei pazienti.

 

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