Proliferano i programmi che aggregando i dati provenienti da Istituti accreditati o mediante il meccanismo del crowdsourcing riescono a fornire notifiche quasi immediate al verificarsi di eventi sismici

‘Terremoto’, ‘Vulcani & Terremoti’, ‘Terremoti Italia’. Sono solo alcune delle applicazioni scaricabili su cellulari, tablet e smartwatch dagli store digitali, che consentono di essere avvertiti, quasi in tempo reale, del verificarsi di una sisma, in modo da poter  cercare di fronteggiare la situazione di allerta o mettersi in contatto con le persone che si trovano nelle zone più colpite.

Il meccanismo alla base di tali strumenti, disponibili per i principali sistemi operativi – Android e Ios – nella maggior parte dei casi è lo stesso, con variazioni minime. Le app in genere aggregano i dati provenienti da istituzioni scientificamente accreditate, quali l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia in Italia o il Geological Survey negli Stati Uniti d’America, distribuendole in elenco, fissandole e visualizzandole su una mappa.

Segue l’invio delle notifiche che tuttavia, a causa dei tempi di verifica e pubblicazione delle segnalazioni da parte degli Istituti, arrivano in genere a distanza di 20/30 minuti.

Alcune app, invece, si distinguono per il tentativo di realizzare un sistema di allerta sviluppato collettivamente attraverso il crowdsourcing. Tra queste una di quelle di maggior successo, scaricata da circa 170mila utenti,  è stata realizzata da un italiano.

Il meccanismo prevede di sfruttare gli accelerometri degli smartphone su cui è installata l’applicazione. Il telefono, o il dispositivo mobile, registra le vibrazioni anomale e le trasmette a un server dove i dati vengono raccolti e analizzati da un algoritmo che, confrontando una serie di parametri e informazioni statistiche, valuta se si tratta di un sisma e fa partire una notifica. L’obiettivo è quello di arrivare qualche secondo prima della scossa in modo da lanciare l’allarme non tanto per chi si trova nei pressi dell’epicentro quanto per chi dista qualche decina di chilometri.

Tra le opzioni c’è anche l’impostazione di una lista di contatti che riceveranno, dal dispositivo di chi vive il sisma in prima persona, una e-mail con le coordinate esatte del punto in cui si trovava il possessore al momento della scossa.

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