Oggi pubblichiamo qualche stralcio di perizie medico legali fatte da non specialisti in medicina legale che evidenziano chiaramente l’assenza della metodologia necessaria per giungere ad una valutazione utile ai fini di legge.

La domanda è questa: chi non è specialista in medicina legale può fare perizie del tribunale del lavoro? Un neurologo, ad esempio, come anche un dermatologo o un ortopedico, sa quali sono i requisiti sanitari di legge per concedere i relativi benefici?

Purtroppo la maggior parte di essi non lo sa e gli stralci di relazione che alleghiamo ne sono un esempio: addirittura in essi scorgiamo grandi capacità attoree, ma non qualità medico legale.

In sintesi, i magistrati di tali sezioni di giustizia dovrebbero avere come regola fissa la nomina del solo medico legale in quanto è l’unico specialista che conosce le regole di legge e ha le capacità di effettuare una attività percipiente e deducente utile ai fini valutativi.

Un’indennità di accompagnamento è facile da attribuire? Sì, ma per casi eclatanti! Quando si deve scovare chi “ci prova” come si fa senza la metodologia medico legale per la quale si studia 4 anni?

Questo vuole essere anche un monito per l’INPS che con le ultime graduatorie sembra aver privilegiato la medicina specialistica NON medico legale a favore di colleghi che, ahimè, dovranno fare attività medico legale.

Insomma, questa puntata di Io Polemico serve solo a far fare 4 risate ai lettori di Responsabile Civile che hanno voglia di dare uno sguardo agli stralci di relazione allegati.

Dr. Carmelo Galipò
Dr. Umberto Gulletta

LEGGI QUI IL PRIMO STRALCIO

LEGGI QUI IL SECONDO STRALCIO

LEGGI QUI IL TERZO STRALCIO

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