Una nuova Circolare della Regione chiarisce l’ambito in cui possono essere forniti pareri specialistici su casi di responsabilità medica. Decisivo l’intervento della Società medico legale del Triveneto e del Sismel (Sindacato degli Specialisti medico legali)

Ha prodotto i suoi effetti l’allarme lanciato a fine gennaio da alcune associazioni del settore medico legale in relazione al nuovo modello di gestione dei sinistri delineato dalla Regione Veneto.
Le direttive fornite dall’Ente regionale, come rimarcato nell’occasione da Enrico Pedoja e Paolo Arbarello, rispettivamente presidente della Smlt (Società medico legale del Triveneto) e del Sismel (Sindacato degli Specialisti medico legali) erano fortemente limitative per l’attività libero-professionale dei medici legali, poiché impedivano loro di fornire pareri specialistici a privati cittadini su casi di responsabilità medica contro aziende operanti sul territorio regionale. Oltretutto, i medici legali non avrebbero potuto avvalersi dei pareri specialistici dei medici del territorio veneto.
L’appello a rivedere tali indicazioni rivolto dalla Smlt, con l’appoggio del Sismel, al Presidente della Regione, Luca Zaia e al Direttore dell’Area Sanitaria, Domenico Mantoan, non è rimasto inascoltato. Lo scorso 6 febbraio Mantoan ha incontrato il Consiglio direttivo della Smlt e una recente Circolare della Regione ha di fatto accolto le proposte avanzate dai medici legali in quella sede.
Più specificamente, il documento chiarisce che l’incompatibilità dei medici dipendenti e convenzionati riguarda solamente  l’Azienda sanitaria di appartenenza.
“In tal modo – sottolinea a Responsabile Civile il segretario della Smlt, Enrico Pedoja – si è consentito di mantenere un’adeguata interlocuzione interdisciplinare tra medici legali e specialisti della materia oggetto di eventuale contenzioso in tema di responsabilità professionale, nel rispetto dell’autonomia intellettuale della scienza medica e delle esigenze della Azienda”.
Fermo restando l’adempimento degli obblighi deontologici e codicistici, si legge nella Circolare, al medico dipendente/convenzionato/universitario scelto dal medico legale incaricato da soggetto privato quale specialista/ausiliario tecnico, così come al medico legale appartenente al SSR, “viene riconosciuta la possibilità di fornire la prestazione – sia in ambito giudiziale che stragiudiziale – per la valutazione tecnica dei casi clinici trattati da Aziende sanitarie SSR diverse dall’Azienda di appartenenza”.
“Ringraziamo il Direttore dell’Area Sanitaria e Sociale della Regione Veneto, Domenico Mantoan e il Governatore Luca Zaia  per aver recepito le nostre esigenze. L’intervento della Smlt,  con la collaborazione del Sismel, ha valorizzato l’autonomia culturale e professionale della specialità medico legale, sia in ambito libero professionistico che in ambito dipendente e convenzionato”. Qualche perplessità ha invece suscitato nell’ambiente il mancato intervento da parte del Sismla (Sindacato Italiano Specialisti in Medicina Legale e delle Assicurazioni), che sulla vicenda non ha preso alcuna posizione.

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