Sono numeri che impressionano quelli delle violenze contro i sanitari, medici e infermieri, nel nostro Paese. Almeno 1.500 nel solo 2017

Sono numeri che restituiscono la fotografia di una vera e propria emergenza quelli delle violenze contro i sanitari nel nostro Paese.

A renderli pubblici, è stato il presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Roma, Antonio Magi, nell’ambito della conferenza stampa che ha segnato la sigla di un protocollo di intesa con l’Associazione Stampa Romana per una buona comunicazione della salute e della sanità.

Cifre che allarmano e parlano di un’escalation di violenza contro i sanitari che non conosce tregua ma, anzi, non fa che aumentare.

Ben 41 aggressioni al 118, 320 negli ambulatori, 20 nelle case di riposo, 400 nei Reparti di degenza, 37 in assistenza domiciliare. E ancora, 456 al Pronto Soccorso, 72 negli ambulatori del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura, 62 in Terapia Intensiva, 11 nei penitenziari.

In totale, afferma Magi, sono almeno 1.420 gli episodi di violenza ai danni di medici e di altri professionisti sanitari compiuti nel 2017 in Italia.

Le regioni maggiormente colpite sono soprattutto la Puglia, la Sicilia, la Sardegna e la Lombardia.

“I problemi legati alla violenza, alle minacce, alle cause temerarie, alle fake news, all’abusivismo sono diventati trasversali all’intera società”, ha dichiarato Magi.

“Non sono più specifici di una singola professione, quella del medico, del giornalista, ma sono legati all’organizzazione che la società si sta dando. Per rispondere a questo malessere diffuso, è fondamentale creare un meccanismo nuovo per cui l’Ordine dei Medici diventi punto d’incontro con i cittadini e con le altre professioni, per offrire un miglior servizio ai cittadini stessi”.

Ed è proprio in quest’ottica che insieme a Fnomceo – ha dichiarato Magi – “stiamo per partire con due campagne: la prima, contro la violenza, è la ripetizione della fortunata campagna ‘Chi aggredisce un medico aggredisce se stesso’. La seconda, contro le fake news, verrà presentata in Fnomceo ai primi di maggio”.

A Magi ha fatto eco il presidente di Associazione Stampa Romana, Lazzaro Pappagallo.

“Siamo soddisfatti di firmare un protocollo di intesa con l’Ordine dei Medici su buone pratiche comuni e condivise. Le nostre professioni sono intaccate dalle stesse problematiche, le aggressioni ma anche le fake news, e sono fondate sulla difesa di diritti costituzionalmente protetti. Anzi, i medici tutelano un valore, quello della salute, che è a monte di tutti gli altri diritti. Per questo è importante creare un’alleanza sociale tra le due professioni”.

Sul tema è intervenuto anche Filippo Anelli, presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri- Fnomceo.

“I dati diffusi questa mattina dall’Ordine dei Medici di Roma e dall’Associazione Stampa Romana confermano una triste escalation della violenza contro medici, giornalisti, potremmo aggiungere anche insegnanti”.

“Cosa hanno in comune queste professioni? Di essere poste a garanzia di tre diritti fondamentali, costituzionalmente protetti: la tutela della salute, la libertà di stampa e di espressione, l’istruzione universalistica e gratuita. Sono diritti fondamentali perché, se vengono meno, viene meno l’essenza stessa della società civile, che salvaguarda i diritti dell’individuo nell’interesse della collettività”.

Secondo Anelli, dunque, chiunque aggredisca un medico, un giornalista o un insegnante è come se aggredisse se stesso “perché rinnega e si nega i suoi stessi diritti”.

“È urgente – ha concluso – ripartire da una nuova alleanza sociale tra medici, giornalisti, insegnanti, intellettuali, cittadini, istituzioni che, con uno scatto di orgoglio, ricostruisca sulla base di valori condivisi non solo le nostre professioni, ma la stessa società civile”.

 

 

 

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