Scoperti casi di abusivismo sanitario nei settori ottico, farmaceutico, odontoiatrico e dell’alimentazione

Da Padova a Livorno, da Pescara a Torino proseguono in tutta Italia i controlli dei Carabinieri del NAS nel settore della sanità. L’obiettivo è il contrasto ai fenomeni di abusivismo sanitario, utilizzo irregolare di farmaci e assunzione di sostanze dopanti.

I Carabinieri del NAS di Padova, hanno rinvenuto e sequestrato presso l’abitazione di un personal trainer, titolare di una società sportiva dilettantistica, numerose sostanze ad azione dopante in varie formulazioni. Sequestrate compresse, fiale multi dose e tubetti di testosterone in gel, di provenienza italiana e estera, oltre a decine di siringhe. I militari, inoltre, hanno appurato dalla documentazione acquisita che l’indagato prescriveva diete alimentari ai propri atleti, pur non essendo un dietologo.

A Livorno gli accertamenti degli uomini del Nucleo Anti Sofisticazioni si sono invece concentrati sul titolare di un negozio di ottica e su un dipendente. Le indagini hanno permesso di scoprire che i due ottici offrivano ai propri clienti la misurazione della pressione oculare con l’impiego di tonometri automatici. Si tratta di dispositivi medici utilizzabili esclusivamente dai medici oculisti per la prevenzione del glaucoma. I due uomini, pertanto, sono stati denunciati in concorso per tentato esercizio abusivo della professione di medico oculista.

Casi di esercizio abusivo della professione sono stati scoperti anche a Pescara e a Torino.

Nel capoluogo abruzzese i carabinieri hanno ispezionato un centro medico cogliendo in flagranza un 40enne mentre effettuava pratiche fisioterapiche su paziente utilizzando macchinari elettrostimolatori. L’uomo non aveva mai conseguito il diploma di laurea in fisioterapia. I militari, quindi, hanno proceduto al sequestro penale di 5 apparecchi ed elettrodi – per un valore di circa 15 mila euro. Il falso fisioterapista è stato denunciato.

In Piemonte, invece, sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria il titolare di uno studio odontoiatrico e un odontotecnico per concorso in abusivismo professionale. Il primo, secondo quanto appurato, consentiva al secondo di praticare su ignari pazienti pratiche ortodontiche di stretta competenza medica. Tra queste il prelievo di impronte, monconizzazioni di denti e somministrazioni di anestesia. I militari hanno sottoposto a sequestro il gabinetto odontoiatrico con tutte le attrezzature e dispositivi medici presenti per un valore di circa 100 mila euro.

 

 

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