Per l’Associazione dei medici e dirigenti del Ssn ( Anaao Assomed) , il testo della Manovra 2019 approvato dal Senato evidenzia come il Governo continui ad ignorare la crisi della sanità pubblica ed il disagio dei suoi professionisti

“Il solito copione. Con una coazione a ripetere che toglie significato al termine stesso di cambiamento, la manovra economica 2019 riserva alla sanità pubblica, in un tomo da 192 pagine ed in una cornucopia di 37 miliardi, aperta per micro provvedimenti, condoni ed incentivi alla sanità privata, il solito mix tra punizione e disinteresse. Senza pudore nel violare lo stesso contratto di governo, la nuova Bibbia dei tempi moderni profanata solo in questo punto”. Questo il commento del Segretario Nazionale Anaao Assomed Carlo Palermo alla manovra economica approvata dal Senato.

Invece di invertire il definanziamento o restituire alla sanità le risorse sottratte negli anni il Fondo sanitario avrà nel 2019 un solo miliardo in più. Uno stanziamento insufficiente – sottolinea Palermo –  a garantire insieme le prestazioni necessarie ai cittadini e le risorse per il rinnovo contrattuale dei dipendenti.

Il previsto incremento di 2 mld per il 2020 e di 1,5 mld per il 2021, inoltre, appare tanto aleatorio quanto al di sotto dello stesso tasso di inflazione.

Per l’Anaao, mancano finanziamenti per le assunzioni. Non sono previsti, inoltre, provvedimenti tesi a sbloccare dopo 10 anni il rinnovo contrattuale in corso. Si concede una generosa flat tax all’attività privata di altri pubblici dipendenti, ma non alla libera professione intramoenia dei medici, che continua ad essere criminalizzata.

A giudizio dell’Associazione, i 350 milioni in un triennio per la riduzione delle liste di attesa sono una miseria. In particolare, a fronte di quello che i medici da anni, ed ogni anno, mettono a disposizione per lo stesso fine con la loro attività intramoenia. “Per di più – sottolinea Palermo – sono da investire in CUP e tecnologia, come se fossero loro ad erogare le prestazioni. Ed i 900 contratti aggiuntivi per la formazione specialistica non potranno certo garantire la sostituzione dei 50.000 specialisti che andranno in pensione nei prossimi anni. Ospedali senza medici, ecco un magnifico obiettivo del cambiamento!”

In conclusione si tratta quindi, per medici e dirigenti del Ssn, di una legge di bilancio avara e punitiva nei confronti di categorie professionali che, malgrado il crescente peggioramento delle condizioni di lavoro, reggono un servizio che garantisce un diritto fondamentale quale la salute dei cittadini.

Il Governo ed il Ministro della Salute continuano ad ignorare la crisi della sanità pubblica ed il disagio dei suoi professionisti. Questi ultimi – rimarca l’Anaao – meritano la stessa coerenza con gli impegni elettorali rivendicata per il reddito di cittadinanza e la modifica della legge Fornero.

“Nessuno potrà stupirsi, o gridare al pregiudizio – conclude Palermo – se medici, veterinari e dirigenti sanitari scioperano ancora nel mese prossimo. Per il futuro del SSN, che compie 40 anni proprio in questi giorni, la dignità del loro lavoro, il diritto alla salute dei cittadini”.

 

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