Hanno dato esito positivo ai batteri escherichia coli e coliformi le analisi sui campioni di acqua prelevati nei giorni scorsi a Lizzano in Belvedere, il paese dell’Appennino bolognese dove più di 50 persone avevano avuto sintomi di gastroenterite.
La conferma è arrivata dai primi risultati dei campionamenti fatti da Ausl e Arpa. La positività rilevata riguarda i campioni di acqua prelevati il 12 agosto, giorno del ‘picco’ di problemi per cittadini e turisti: circa il 60% ha mostrato una presenza, comunque limitata, di batteri. I dati del giorno successivo mostrano un solo caso di positività, segno che le attività di sanificazione messe in atto fin da subito dal Comune di Malalbergo hanno avuto una efficacia immediata. Sono attesi per domani i risultati dei prelievi effettuati qualche giorno fa.
A fare il punto sull’epidemia è stato il responsabile del Dipartimento Sanita’ Pubblica dell’Ausl bolognese, Fausto Francia. Ha spiegato che sui circa 30 punti-prelievo, i risultati dei campionamenti fatti il 12 agosto hanno evidenziato positività a eschirichia coli o coliformi all’incirca nel 60% dei casi, sebbene con presenza batterica molto limitata, fra due e sei unità batteriche per 100 ml d’acqua (il limite è zero).
“La situazione è molto migliorata, perché è rimasta positività solo in un punto, nella zona del Corno alle Scale, mentre tutti i punti che servono il paese sono già negativi, con regressione della contaminazione nella maggior parte dei punti nei quali si era manifestata. Ovviamente si continua a monitorare l’acquedotto e l’indicazione data dal’Ausl al Comune e’ di proseguire con la clorazione straordinaria, per restituire la frubilita’ dell’acqua ai cittadini”.
Francia ha ridimensionato i numeri dell’epidemia, smentendo che ci siano stati centinaia di casi: “A noi risultano 20-22 persone andate al pronto soccorso di Porretta e 50-60 segnalati ai medici di famiglia, dunque una ottantina di casi in tutto, e nessun ricovero. La collaborazione del Comune di Lizzano è stata piena fin dall’inizio – ha detto ancora Francia – addirittura ci ha anticipato mettendo sul sito web le indicazioni per i cittadini, ancora prima dell’emissione dell’ordinanza”.
Secondo il responsabile della Sanità Pubblica, l’ipotesi di un caso di un sabotaggio dell’acquedotto appare poco probabile: “Mi pare fantapolitica – ha risposto Francia ai cronisti – sono germi molto diffusi ed e’ piu probabile che si sia trattato di una infiltrazione localizzata”.