L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente propone di azzerare per le famiglie i passaggi burocratici necessari per ottenere il bonus sociale, uno strumento peraltro utilizzato in modo scarso da chi potrebbe beneficiarne

Applicare automaticamente il bonus sociale di sconto previsto sulle bollette di luce, gas e acqua. Il tutto approvando una norma che consenta lo scambio dei dati necessari tra le amministrazioni per garantirne la fruizione a tutti gli aventi diritto e azzerando per le famiglie tutti i passaggi burocratici oggi necessari. È questo in sintesi quanto si sottolinea nella segnalazione inviata dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) a Parlamento e Governo. Un intervento fondato sulla constatazione che chi potrebbe beneficiarne utilizza in modo scarso questo strumento, anche in considerazione delle recenti norme sull’assegnazione delle agevolazioni a chi ha diritto al reddito di cittadinanza.

Nello specifico, secondo i dati diffusi dall’Autorità, sono destinatarie del bonus per disagio economico elettrico 795.566 famiglie e 519.375 famiglie per il bonus gas. Infine 35.903 famiglie hanno ottenuto il bonus elettrico per disagio fisico. In media il 64% delle famiglie risulta destinataria sia del bonus elettrico sia del bonus gas.

L’agevolazione consiste in uno sconto sulla spesa sostenuta dai clienti domestici in bolletta. Ne possono fare richiesta le famiglie per motivi di disagio economico e/o per disagio fisico a prescindere dal fornitore a cui sono affidate le utenze di energia elettrica e gas. Possono richiederla le famiglie con una certificazione ISEE fino a 8.107,5 € per la generalità degli aventi diritto (20.000 € per i nuclei familiari con più di tre figli a carico).

Per rendere automatica la fruizione l’ARERA propone una procedura che però necessita di un intervento normativo che assicuri il consenso dell’interessato all’interazione fra le banche dati dell’INPS e le banche dati di energia, gas e acqua (Sistema informativo integrato e Anagrafe territoriale idrica) per l’erogazione dei bonus sociali, valorizzando il ruolo delle amministrazioni comunali a supporto e informazione dei cittadini, con particolare riferimento alla gestione dei bonus per gli utilizzatori di apparecchiature elettromedicali, dei bonus idrici territoriali, e all’eventuale individuazione dei clienti con riscaldamento centralizzato a gas metano.

In questo modo si potrebbe contribuire al contrasto della povertà energetica, garantendo un sostegno economico per la copertura della spesa energetica e idrica a tutti i 2,2 milioni di nuclei familiari che hanno una certificazione ISEE utile per l’accesso al bonus. Considerando che questi ultimi hanno una dimensione media di 3,1 componenti, si tratta di circa 6,8 milioni di individui. Gli interventi proposti – precisa ARERA – possono essere realizzati senza gravare sul Bilancio dello Stato, applicando le modalità attualmente previste per la copertura dei costi dei bonus, e con oneri nulli o limitati sui clienti del servizio elettrico e gas e sugli utenti del servizio idrico.

A fronte infatti degli sforzi e dei differenti strumenti impiegati per diffondere la conoscenza dei bonus e dei relativi requisiti per usufruirne, il rapporto tra i potenziali destinatari e i percettori effettivi per luce e gas si è sempre mantenuto intorno al 30-35%. Il livello di copertura del bonus elettrico rispetto ai potenziali destinatari poi risulta non uniforme a livello nazionale: tendenzialmente più elevato nelle regioni del Centro-Nord (con l’esclusione del Lazio) e particolarmente basso in alcune regioni del Sud e nelle Isole, dove invece è più alto il numero dei potenziali destinatari.

Andamenti analoghi si osservano per il bonus gas, la cui diffusione geografica risulta ancor più differenziata a causa della diversa metanizzazione delle varie aree del Paese. Il bonus idrico, attivo dallo scorso 1° luglio, nei primi sei mesi di operatività ha fatto registrare una richiesta contenuta (240 mila domande al 31 dicembre 2018), in prevalenza da parte di soggetti già beneficiari del bonus elettrico e/o gas. L’Autorità auspica l’estensione del bonus sociale idrico ai percettori del reddito di cittadinanza e la riparametrazione dello stesso bonus per tutti gli aventi diritto, in modo da ricomprendere anche le spese relative ai servizi di fognatura e di depurazione.

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