Carcere, audio choc: «il collega ti prende a botte, io pure»

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Rachid Assarag è un detenuto marocchino in carcere dal 2009. Sta scontando una pena di 9 anni e 4 mesi. In sei anni è stato trasferito da Milano a Parma, Prato, Firenze, Massa Carrara, Napoli, Volterra, Genova, Sanremo, Lucca e Biella.

In molti di questi istituti Assarag ha dichiarato di aver subito episodi di violenza e soprusi, spesso a opera degli agenti incaricati della sua custodia. Assarag ha denunciato il caso in Procura ma non avendo avuto riscontro ha deciso di introdurre in carcere alcuni registratori.

testimonianza-detenuto-responsabile-civileLE REGISTRAZIONI – Il Brigadiere della PP: «Perché dovrei fermare il mio collega? No, vengo e ti picchio anche io». «Questo carcere è fuori legge, con la Costituzione non ha nulla a che vedere» 

Gli audio delle conversazioni con agenti di polizia penitenziaria, medici, operatori e magistrati delineano un quadro preoccupante nel quale tutti sanno ma nessuno parla. In questi anni quasi a ogni esposto di Assarag è corrisposta una denuncia da parte degli agenti. Assarag da un mese a questa parte è in sciopero della fame, ha perso 18 kg e all’ultima rilevazione conosciuta la glicemia era a 51. A denunciare il caso è Luigi Manconi, presidente di ”A Buon Diritto – Associazione per le libertà” che ha raccolto la testimonianza di Rachid, rilanciata da Radio Radicale in una conferenza stampa.

Il ministro della Giustizia Andrea Orlando ha richiesto al capo del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria di assicurare l’opportuna collaborazione agli accertamenti in corso da parte dell’autorità giudiziaria e di fornire elementi di valutazione su quanto sarebbe avvenuto nel carcere di Parma, anche all’esito di un’eventuale attività ispettiva.

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