I rappresentanti sosterranno i punti approvati nella mozione presentata da Vito Gaudiano, Vice Presidente OMCeO Matera, nel corso dell’ultimo Consiglio Nazionale
Si continua a parlare di Responsabilità professionale medica e sanitaria. Il nuovo Ddl, attualmente in approvazione al Senato, è pensato per la tutela dei diritti del paziente, ma anche per restituire la giusta serenità nell’esercizio sia medico sia odontoiatrico; eppure, alcuni confini del testo in discussione alle Camere, secondo gli ordini professionali, andrebbero meglio approfonditi e definiti in collaborazione con le parti scientifiche chiamate in causa.
In particolare, il Consiglio Nazionale della FNOMCeo – la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri – su mozione, presentata da Vito Gaudiano, Vice Presidente OMCeO Matera, ha impegnato il Comitato Centrale della FNOMCeO a sostenere in occasione dell’audizione in Commissione Igiene e Sanità del Senato (che si svolgerà oggi alle 14:30) alcuni specifici punti, che sono riportati di seguito:
– le linee guida di cui all’art. 5 dovranno essere elaborate in accordo tra Ministero della Salute, FNOMCeO, Società Scientifiche, Istituti Scientifici e Università e validate da un autorevole Orgnismo Scientifico terzo qual è l’ISS;
– responsabilità contrattuale ed extracontrattuale, pur rappresentando un doppio binario, non dovranno imporre al medico dipendente e convenzionato una doppia copertura assicurativa (cioè anche del primo rischio oltre che per la rivalsa);
– proprio l’istituto della rivalsa, poi, non dovrà determinare (essendo strutturato al momento con il ricorso al giudice ordinario), la conseguente contrapposizione di interessi tra azienda sanitaria e professionista. Si dovrà quindi fare in modo che non scaturiscano fenomeni di rivalsa anche in casi di colpa lieve con ricadute di recupero crediti anche nei riguardi degli eredi;
– la rivalsa deve rimanere nella competenza della Corte dei Conti;
– nell’art. 7 si specifichi chiaramente che il comma 3 non è applicabile ai medici dipendenti e convenzionati;
– nel Ddl, quando si parla di responsabilità sanitaria, si dica “Responsabilità Medica e Sanitaria”.