Descritti i criteri standardizzati validi ai fini della definizione, certificazione e classificazione dei decessi per COVID-19
L’Istituto Superiore di Sanità, con un apposito gruppo di lavoro, ha predisposto un documento in cui vengono descritti i criteri standardizzati validi ai fini della definizione, certificazione e classificazione dei decessi per COVID-19.
Per una corretta ed esaustiva valutazione dell’epidemia da SARS-CoV-2 – si sottolinea nel rapporto – è fondamentale adottare dei criteri standardizzati per misurare e riportare i decessi causati da COVID-19. L’adozione di questi criteri consente, infatti, di confrontare l’impatto dell’epidemia a livello regionale e internazionale, di valutare in maniera standardizzata l’efficacia di politiche sanitarie per il contenimento dell’infezione e di stimare l’efficacia di trattamenti farmacologici.
In particolare, per definire un decesso come dovuto a COVID-19, devono essere presenti tutti i seguenti criteri:
1. Decesso occorso in un paziente definibile come caso confermato di COVID-19 – Questa definizione è in linea con il flusso informativo del sistema di sorveglianza nazionale COVID19 che si basa sulla raccolta dei casi confermati dai laboratori di riferimento regionali con test molecolari di SARS-CoV-2 e tra i quali si segnalano i decessi.
2. Presenza di un quadro clinico e strumentale suggestivo di COVID-19 – La definizione di quadro clinico compatibile è di pertinenza del medico che certifica le cause di morte (curante o necroscopo). Si ricorda che i Centers for Disease Control and prevention statunitensi (https://www.cdc.gov/coronavirus/2019-ncov/symptoms-testing/symptoms.html) hanno identificato i seguenti sintomi come tipici dell’infezione COVID-19: febbre; tosse; dispnea; brividi; tremore; dolori muscolari; cefalea; mal di gola; perdita acuta di olfatto o gusto.
3. Assenza di una chiara causa di morte diversa dal COVID-19 o comunque non riconducibile all’infezione da SARS-CoV-2 (per esempio trauma) – Ai fini della valutazione di questo criterio, non sono da considerarsi tra le chiare cause di morte diverse da COVID-19 le patologie pre-esistenti che possono aver favorito o predisposto ad un decorso negativo dell’infezione. Una patologia preesistente è definita come qualsiasi patologia che abbia preceduto l’infezione da SARS-CoV-2 o che abbia contribuito al decesso pur non facendo parte della sequenza di cause che hanno portato al decesso stesso. Per esempio, sono patologie pre-esistenti il cancro, le patologie cardiovascolari, renali ed epatiche, la demenza, le patologie psichiatriche ed il diabete.
4. Assenza di periodo di recupero clinico completo tra la malattia e il decesso – Per periodo di recupero clinico completo deve intendersi la documentata completa remissione del quadro clinico e strumentale dell’infezione da Sars-CoV-2.
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