Deficit erettivo e ansia post traumatica a seguito di sinistro stradale (Tribunale Savona, 26/09/2022).

Deficit erettivo e ansia post traumatica asseritamente causati da sinistro stradale da investimento.

Il danneggiato cita a giudizio il proprietario e l’assicurazione del motociclo che lo travolgeva onde ottenere il ristoro delle importanti lesioni subite.

A sostegno della domanda assume:

– il 29/6/2019, mentre impegnava l’attraversamento pedonale sulla SS1 Aurelia, era stato travolto dal motociclo condotto dal convenuto; era stato trasportato al pronto soccorso dell’ ospedale, sottoposto a vari controlli e dimesso con prognosi di 10 giorni;

– il giorno seguente si era recato presso l’ospedale di Savona per sottoporsi ad una visita presso il reparto di chirurgia della mano. Successivamente, nel corso di una visita urologica, gli veniva riscontrato un deficit erettivo dal giorno dell’incidente; inoltre, ha rilevato che il proprio medico curante aveva registrato uno stato di ansia post traumatico.

La domanda è parzialmente fondata.

Preliminarmente, il Tribunale dà atto che la dinamica del sinistro non è contestata. Venendo al ristoro delle lesioni fisiche, e alla contestazione sull’asserito deficit erettivo e ansia post traumatica, il CTU ha evidenziato che “ritengo di poter affermare che (nella volontà di rimanere aderente allo spirito del Quesito proposto dalla S.V.Ill.ma) l’atto medico-legale d’Ufficio non si esaurisce, sensu stricto, nella individuazione degli esiti conseguiti ad un danno fisico locale, ma si deve estendere a tutta la persona del periziando……..non vi sono giustificazioni certificatorie che identifichino un danno in postumi al di là delle sole lesioni alla mano – eccetto, però, le certificazioni emesse dalla Dott.sa C., curante, – tuttavia non è possibile non ritenere che una minima alterazione psichica post traumatica possa essere derivata da un evento decisamente violento e destabilizzante, come il vivere appieno l’investimento da parte di due motocicli (infatti, non vi fu perdita di coscienza). Evento che si è sviluppato e ha agito su una patologia di base ascrivibile ad un disturbo ossessivo-compulsivo (tratto psicopatologico individuabile dagli atteggiamenti e dalle risultanze dei colloqui intercorsi durante ben due visite medico-legali eseguite per la presente CTU)….Per tale motivo, il sottoscritto CTU non ritiene di spostarsi dalla valutazione proposta nel presente elaborato, né in direzione delle richieste immotivatamente eccessive di parte attrice, né in direzione delle offerte decisamente limitative di parte convenuta….il quadro completo degli ipotetici esiti delle lesioni riportate nell’evento traumatico è rappresentato dalle certificazioni del Medico di Medicina Generale…Nell’ultima certificazione emessa, la Dott.sa  pose la diagnosi finale di: “Esiti motori da lussazione esposta 3° e 4° dito mano destra, deficit erettivo post-traumatico, vertigini da rigidità nucale, gonalgie post-traumatiche, peggioramento fibrillazione atriale in stato ansioso”….Quest’ultima certificazione rende l’idea delle condizioni psichiche che giustificano l’atteggiamento gravemente sofferente presentato nella prima visita medico-legale. Tale stato psichico (soggetto con quadro ansioso-depressivo cronico su cui agì l’evento lesivo scatenando un temporaneo “Disturbo da Stress Post-Traumatico”) ha fatto percepire in modo anormalmente elevato quello che si può definire come l’aggravamento post traumatico, oppure lo smascheramento post traumatico di una condizione fisica, che è in parte legata all’età e in parte legata all’attività funzionale richiesta a sé stesso…. Il quadro urologico è accennato e non risulta adeguatamente indagato. Nella relazione redatta dall’Urologo in data 01/08/2019, comunque, non è annotato nulla di patologico a carico del pene e dei testicoli (soprattutto di origine post traumatica) che potesse giustificare la comparsa di deficit erettivo.”

Il tutto con esiti invalidanti di natura permanente del 7%, senza riconoscimento di alcuna personalizzazione.

Infatti, la personalizzazione del danno non è un automatismo, ma richiede l’individuazione di circostanze ulteriori idonee a giustificarla (“La personalizzazione in aumento del danno non patrimoniale non costituisce mai un automatismo, ma richiede l’individuazione – da parte del giudice – di specifiche circostanze peculiari al caso concreto, che valgano a superare le conseguenze ordinarie già compensate dalla liquidazione forfettizzata tabellare. Pertanto, le conseguenze dannose “comuni” – ossia quelle che qualunque danneggiato con la medesima invalidità patirebbe – non giustificano alcuna personalizzazione in aumento del risarcimento”, Cass. civ. sez. III 27 maggio 2019 n. 14364).

Il danneggiato, non ha fornito alcuna prova a dimostrazione di un pregiudizio specifico e ulteriore rispetto ai comuni effetti che conseguono ad un siffatto evento che, per essere idonei a giustificare una maggiorazione nel risarcimento.

Nel caso specifico non si sono verificati pregiudizi diversi da qualunque altro che avrebbe conseguito un incidente stradale, in seguito al quale il danneggiato ha riportato lesioni che gli hanno impedito di attendere alle normali occupazioni, ovvero a svolgere abituali attività di svago.

Alla luce di quanto esposto, applicando le ultime tabelle elaborate dal Tribunale di Milano con i valori medi, viene riconosciuto all’ attore a titolo di risarcimento del danno l’importo complessivo di €. 12.014,74 comprensivo di rivalutazione ed interessi.

Spese di lite e di CTU a carico dei convenuti.

§§§§

Nel caso commentato è stata respinta la sussistenza di deficit erettivo lamentato dal danneggiato. Sul punto, non sono state fornite idonee allegazioni, certficazioni, né prove testimoniali, né riscontri di tipo medico-legale a suffragio. Difatti il CTU ha evidenziato: “Il quadro urologico è accennato e non risulta adeguatamente indagato. Nella relazione redatta dall’Urologo in data 01/08/2019, comunque, non è annotato nulla di patologico a carico del pene e dei testicoli (soprattutto di origine post traumatica) che potesse giustificare la comparsa di deficit erettivo.”

Corretto, pertanto, appare il respingimento della relativa domanda, anche in punto di personalizzazione.

Avv. Emanuela Foligno

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