A Gennaio i dati analitici dell’ Inail registrano 5.310 denunce di infortunio in meno rispetto allo stesso periodo del 2017, ma tornano a crescere le denunce di malattie professionali

Nel mese di gennaio le denunce di infortunio pervenute all’Inail sono state 41.717, 5.310 in meno rispetto a quelle presentate nel primo mese del 2017 (-11,3%). Una diminuzione resa ancor più significativa dal fatto che il primo mese del 2018 ha avuto un giorno lavorativo in più rispetto al 2017. In particolare si registra un  decremento dei casi in itinere, nel tragitto casa-lavoro e viceversa (-33,4%), e degli infortuni occorsi in occasione di lavoro (-7,4%).

Alla riduzione hanno contribuito tutte le gestioni, dall’Industria e servizi, con quasi cinquemila denunce in meno (-13,4%), al Conto Stato (-3,6%) e all’Agricoltura (-2,2%). A livello territoriale i cali maggiori sono stati registrati al Nord-Ovest (-17,2%) e al Nord- Est (-16,3%), seguiti dalle Isole (-6,6%) e dal Centro (-2,7%).

In aumento, viceversa, il dato del Sud, dove sono state presentate 158 denunce di infortunio in più (+2,8%). Le diminuzioni percentuali più sensibili sono quelle registrate in Emilia Romagna (-23,2%) e in Lombardia (-20,0%); gli aumenti maggiori sono stati rilevati in Molise (+18,5%), Calabria (+11,7%) e nella Provincia autonoma di Bolzano (+8,5%).

La riduzione registrata nel mese di gennaio ha interessato sia le lavoratrici (-17,7%) sia i lavoratori (-7,0%). L’analisi per classi di età evidenzia invece un sensibile calo degli infortuni in tutte le fasce; l’unica eccezione è la fascia fino ai 19 anni (+8,0%), in cui prevalgono gli infortuni occorsi a studenti. Risultano inoltre in calo sia le denunce relative a lavoratori italiani (-12,1%) sia quelle degli stranieri (-6,3%).

Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate nel primo mese di quest’anno sono state 67, due in meno rispetto al gennaio 2017 (-2,9%).

I dati rilevati allo scorso 31 gennaio mostrano tra il 2017 e il 2018 un calo di cinque casi nella gestione Industria e servizi (-7,6%); un aumento di tre denunce in Agricoltura (+150,0%) e un solo caso denunciato in entrambi i mesi nel Conto Stato.

In aumento, da 15 a 21 (+40,0%), le denunce di casi mortali occorsi in itinere; sono invece diminuiti, da 54 a 46 (-14,8%), quelli avvenuti in occasione di lavoro. Il calo di due casi mortali registrato a livello nazionale è il saldo di differenti andamenti rilevati nelle singole ripartizioni geografiche: le denunce sono in diminuzione nel Sud (-6 casi) e nelle Isole (-3) e in aumento nel Nord-Ovest (+2), nel Nord-Est (+1) e al Centro (+4).

Il decremento rilevato nel primo mese del 2018 è legato solo alla componente femminile. I casi mortali delle lavoratrici, infatti, risultano in calo di sei unità, mentre tra i lavoratori sono stati denunciati quattro decessi in più. Aumentano, inoltre, le denunce che riguardano lavoratori stranieri dell’Unione europea (da 1 a 5 casi), a fronte del calo di quelle degli extracomunitari (da 9 a 7) e degli italiani (da 59 a 55).

Nel mese di gennaio si sono purtroppo già verificati alcuni incidenti mortali plurimi, ovvero singoli eventi che hanno provocato il decesso di almeno due lavoratori: tre operai hanno perso la vita a Milano, all’interno di un’azienda che si occupa della lavorazione di acciaio e titanio; il tragico incidente ferroviario avvenuto a Pioltello, alle porte del capoluogo lombardo, ha provocato altre tre vittime, mentre due camionisti sono deceduti in un incidente stradale a Ravenna.

Sul fronte delle malattie professionali, le denunce protocollate dall’Inail nel primo mese del 2018 sono state 4.712; oltre 600 in più rispetto allo stesso mese del 2017 (+14,8%).

L’incremento interessa tutti i comparti: nell’Industria e servizi le denunce di malattia professionale sono aumentate del 12,6% (da 3.418 a 3.848); in Agricoltura del 24,1% (da 642 a 797) e nel Conto Stato del 52,3% (da 44 a 67). In ottica di genere, la crescita è stata pari al 15,4% tra i lavoratori (da 3.001 a 3.464) e al 13,1% tra le lavoratrici (da 1.103 a 1.248).

Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio continuano a rappresentare le prime tre malattie professionali denunciate.

 

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